Salvare la tv dei ragazzi

A rischio-smantellamento validi programmi in onda su Rai3: "Trebisonda", "Melevisione", "È domenica papà", "Mamme in blog", "Fantabosco"...
Televisione Fantabosco

Tam-tam sempre più ritmati. Voci forti, questa volta, per arrivare in alto, ai massimi poteri. In prima fila, le nostre famiglie, i nostri insegnanti… Pronti a lottare, perché quel piccolo scampolo di cielo pulito, che ancora resta ai ragazzi, non venga loro scippato. Parliamo del rischio-smantellamento di validi programmi televisivi in onda su Rai3: Trebisonda, Melevisione, È domenica papà, Mamme in blog, Fantabosco… Si è parlato di abolizione, poi di sospensione, poi ancora di spostamento e di nuova collocazione sul digitale terrestre. Tante voci, ma anche tanti silenzi, per troppo tempo, che hanno alimentato l’immagine di un servizio pubblico quantomeno disorientato, senza una chiara linea di sviluppo. Forse tutto ciò è specchio della nostra crescente fragilità di adulti. Ma ora il sussulto di molti sta a significare un’inversione di tendenza e una nuova coscienza educativa.

Tuttavia, nonostante le recenti promesse della Rai, la diffidenza rimane alta: non si intravvedono linee programmatiche che salvaguardino pienamente questo "spazio sicuro" per bambini, né tantomeno le risorse finanziane necessarie. Ma forse ciò che manca è uno “straccio” di coraggio in più e di fede nell’educazione.

Eppure la nostra televisione pubblica per ragazzi è unanimemente riconosciuta, anche a livello mondiale, come prodotto di ottima qualità, non ancora contaminato da modelli adultistici, iper-sessualizzati e aggressivi di molta tv-commerciale. Infatti, come recentemente ha dimostrato una documentatissima ricerca svolta in 65 nazioni dalla studiosa israeliana Dafna Lemish, la televisione migliore per i bambini, perché più sensibile e vicina ai loro bisogni, è quella prodotta dai canali pubblici, e non dai canali commerciali.

È compito della tv pubblica, quindi, investire di più in programmi educativi d’eccellenza, perché non si possono lasciare soli i bambini in momenti bui come questi. Né si possono abbandonare indifesi davanti alla tv, soprattutto quando viene loro negato il “diritto di cieli limpidi”, in cui correre e spaziare, con la fiducia e la gioia di bambino.

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