Rivivere i Pink Floyd

Dettagli e novità sulla mostra riguardante uno dei gruppi più influenti della storia del rock che si terrà al Macro di Roma fino al 1 luglio.  
Pink Floyd exhibition a Roma

Un viaggio attraverso la storia di uno dei gruppi che ha tracciato un solco indelebile nella storia del rock, i Pink Floyd. A 50 anni dalla loro nascita è stata inaugurata la mostra The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains, arrivata a Roma per la seconda tappa europea dopo quella di Londra. La mostra, che si terrà dal 19 gennaio al 1 luglio, presso il museo Macro in via Nizza, sarà un viaggio attraverso lo straordinario mondo del gruppo.

Una storia fatta di suoni, immagini e spettacoli da The Piper at the Gates of Down fino a The Division Bell. E non c’è niente di meglio di una mostra interattiva per ritrovare il suono di un gruppo che ha saputo unire diverse sfumature di rock, ripercorrendo al contrario, metaforicamente parlando, la copertina di The Dark Side of the Moon, riunendo i “sette colori musicali” attraverso un prisma (che sarebbero loro) per giungere alla purezza della luce bianca, ovvero quel loro suono e genere inconfondibile.

Il giornale The Guardian ha dato alla stessa mostra, tenutasi a Londra, una valutazione di 5 stelle su 5, definendola “stunning”, ovvero sorprendente, mentre il Sunday Mirror si è addirittura sbilanciato affermando che l’esperienza di questa mostra sia paragonabile ad un concerto live della band stessa.

I biglietti sono in vendita online al costo di 18 euro e possono essere prenotati in anticipo. Non mancano però anche le polemiche; è lo stesso Roger Waters infatti, bassista e voce dello storico gruppo inglese, che, durante il discorso di presentazione della mostra, a cui hanno partecipato anche il batterista del gruppo Nick Mason e il sindaco di Roma Virginia Raggi, ha raggelto il pubblico con queste parole: «Non so perché la nostra eredità sia considerata così importante, sono 32 anni che non sto più nei Pink Floyd: abbiamo fatto un lavoro importante, ma ci sono molte cose più importanti da fare nel mondo che preoccuparsi di cosa è stato fatto nel passato».

Comunque la pensi Waters, la mostra resta un evento imperdibile per tutti i fan e gli amanti del gruppo del prisma, che ha scritto una pagina importantissima nel libro della storia del rock.

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