Riforme? Un’Assemblea costituente

Nell’attuale discussione per il sì o per il no, forse una terza via sarebbe auspicabile. Quella di un’assise costituente che comprenda non solo i politici ma anche le forze migliori della società italiana
Parlamento italiano

L'Italia ha certamente bisogno di grandi riforme istituzionali. E quindi ha bisogno di rinnovare il patto sociale da cui è nata, soprattutto nel dopoguerra, nel dopo fascismo, nel dopo leggi razziali (come fummo capaci di tanta barbarie in un silenzio assordante?).

 

Queste riforme grandi non può farle il Parlamento, che soprattutto oggi non rappresenta la parte moralmente migliore del Paese. Non la rappresenta mai (chi conosce la teoria politica sa che gli incentivi della politica selezionano élite con una virtù più bassa della media), ma non la rappresenta soprattutto oggi dopo trent'anni di declino etico del Paese.

 

Occorrerebbe una Assemblea costituente con rappresentanti della società civile, del mondo della scienza, della spiritualità, che esprima l'anima plurale e migliore del Paese. Altrimenti faremo riforme piccole misurate sull'anima e "sull'intelligenza media del ns Parlamento" (Maffeo Pantaleoni).

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