Mai come in questi ultimi anni si fa sentire il bisogno di “pace” nel suo più profondo significato: come assenza e negazione della guerra, ma anche come condizione di benessere e di giustizia, segnata da relazioni pacifiche, da rispetto reciproco, da collaborazione, da coesione sociale.
Aspetti che presuppongono una costruzione attiva di un ambiente in cui tutti possano vivere in serenità e sicurezza, senza la minaccia di conflitti e di violenze.
Merita allora ribadire che di pace si può parlare come di processo di relazioni positive fra le persone, in famiglia, nelle associazioni, fra le diverse generazioni, sul lavoro, nella vita attiva. Lo ripete la senatrice Liliana Segre: “La pace riattiva la vita!”.
Ce lo ricordava spesso papa Francesco: «Non può esserci pace senza il riconoscimento dell’altro, senza l’attenzione per chi è più debole e soprattutto non può esserci mai la pace se non impariamo a comprenderci reciprocamente, usando tra di noi la stessa misericordia che Dio ha verso la nostra vita».
Ce lo ripete spesso papa Leone, quando invita a «diventare artigiani di pace nei luoghi della vita quotidiana, nelle case, nelle parrocchie, nei quartieri, nelle aree periferiche […] costruiamo ponti con il dialogo e l’incontro, unendoci per essere un solo popolo, sempre in pace, che va creata e realizzata insieme agli altri […] una pace disarmata e disarmante».
Questi ed altri accorati appelli dei papi e di alcuni coraggiosi laici – come Maria Montessori, Flavio Lotti, Aldo Capitini, Norberto Bobbio – hanno segnato e guidato la definizione del tema della settima edizione del Forum del Dialogo con i costruttori di Pace.
Saranno presenti il vescovo della diocesi di San Marino Montefeltro, mons. Domenico Beneventi, e il segretario di Stato all’Istruzione e cultura della Repubblica, Teodoro Lonfernini.
IL Forum torna a San Marino, sabato 4 ottobre, nella “Sala Montelupo” di Domagnano (piazza Filippo da Sterpeto, 3) dopo due anni di sosta – a causa del Covid – per proporre un tema di grande attualità e di notevole impegno per tutti.
Uno storico retaggio, in questa direzione, ha segnato la secolare storia di San Marino, come ci richiama uno dei medaglioni incisi sui muri del Consiglio Grande e Generale, che così recita: Pax et concordia civium, qua nihil in Republica salubrius (È significativo sapere che per la Repubblica niente è più salutare della Pace!).
Anche per questo motivo San Marino è stato scelto come sede del Forum del Dialogo, per aprirsi a tutta la diocesi e alle province vicine, raccogliendo consensi e incoraggiamenti a proseguire in quest’azione con riflessioni guidate da illustri esperti e da testimonianze vive e stimolanti.
Alla serie di temi già affrontati, come Noi e l’Islam, Dialogo con le diversità, Dialogo intergenerazionale fra Giovani e Adulti, Dialogo con i nostri tempi, Dialogo con l’ambiente Dialogo con la Comunità civile, la 7a edizione coglie il senso di una drammatica attualità, com’è la costruzione di Pace, nel suo più ampio significato, come condizione di benessere e di giustizia, sia a livello personale che sociale. Condizione segnata dalla costruzione attiva di relazioni pacifiche, di rispetto reciproco, di collaborazione, di coesione sociale, di sviluppo umano in ambienti di serenità e di sicurezza.
Un Forum impegnato anche a far conoscere esperienze vive di educazione alla Pace per giovani e per adulti, in attività ben strutturate, a seconda dell’età, per affrontare i concetti di mediazione, di negoziazione, di conflitto, di rispetto delle regole, utilizzando immagini e storie di solidarietà, di cooperazione, di competizione, per una visione realistica del mondo e di questa società tanto disorientata da pregiudizi e da violenze. Di una società che sta perdendo il senso del NOI per accontentarsi esclusivamente del senso dell’IO.
Di queste argomentazioni vuole farsi carico il 7° Forum, chiedendo buoni stimoli agli esperti che verranno, come Carlo Cefaloni, scrittore e redattore di Città nuova, per il tema Costruiamo la Pace nel lavoro e nella vita attiva; il prof. Riccardo Valentini, docente dell’Università La Tuscia e premio Nobel per la Pace, con il tema Sostenibilità e stili di vita per le relazioni di Pace fra le persone e le organizzazioni; Renato Bonomo del Sermig di Torino, su L’instancabile impegno del Sermig per la coesione sociale.
Relazioni che saranno seguite da alcune vive testimonianze che ci faranno toccare con mano la concretezza di un’azione possibile e coraggiosa. Saranno con noi le realtà della Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini; di Emergency; di Carità senza Confini, delle Acli, e dei progettisti della macchina, destinata ad un Paese africano per la pastorizzazione e purificazione dell’acqua, con l’uso dell’energia rinnovabile.
Il Forum del dialogo ha il patrocinio e la collaborazione: dei Capitani Reggenti, del Congresso di Stato, della diocesi, dell’ambasciata d’Italia presso San Marino.
Il Forum si avvale della partnership con la cooperativa sociale In Volo.
Come dice il cardinale Matteo Zuppi, grande amico del Forum, «L’assenza della pace si combatte con la pace stessa!».
Renato Di Nubila,
responsabile scientifico del Forum