Prestiti a tasso zero per gli studenti universitari del Sud Italia

Il fondo StudioSì, gestito dalla Banca europea per gli investimenti, eroga prestiti a tasso zero a sostegno agli studenti del Sud Italia iscritti all’università, sia in Italia che all’estero.

Un rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) del 2019 evidenzia che il 19% degli italiani tra i 25 e i 64 anni ha un’istruzione terziaria, rispetto a una media Ocse del 37%, sebbene i tassi di istruzione terziaria siano in aumento per le giovani generazioni.

Per migliorare le opportunità formative e professionali nel Sud Italia, il fondo StudioSì, costituito dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Miur) e gestito dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei), sostiene gli studenti delle otto regioni meridionali italiane, che studiano in Italia o all’estero, con prestiti a tasso zero per finanziare le tasse universitarie, il vitto e l’alloggio. In questo modo, il fondo “StudioSì” sostiene l’accesso all’istruzione, migliorando le possibilità professionali, soprattutto per gli studenti provenienti da famiglie a basso reddito.

Il fondo StudioSì dovrebbe migliorare le opportunità educative e professionali per gli studenti del Sud Italia e aumentare le iscrizioni nelle università del Sud poiché, secondo quanto rilevato dal rapporto Almalaurea 2019, attualmente il 90% degli studenti stranieri sceglie le università del Nord Italia. In questo modo, il fondo può migliorare in modo sostenibile il contributo delle università allo sviluppo regionale, in un’ottica di rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale.

Il fondo “StudioSì” ha stanziato i primi 2 milioni di euro ma beneficia di uno stanziamento di 100 milioni di euro messo a disposizione dal Fondo Sociale Europeo (Fse), di cui il 75% destinato a studenti del Sud Italia che vogliono conseguire una laurea specialistica, mentre il 25% è diretto agli studenti di tutta l’Unione europea (Ue) che si iscrivono alle Università del Sud Italia.

Nicolas Schmit, Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, sostiene che «abbiamo il dovere collettivo di fornire ai nostri giovani gli strumenti di cui hanno bisogno per prosperare. Con 100 milioni di euro messi a disposizione dal Fondo sociale europeo possiamo rendere accessibile l’istruzione superiore a tanti studenti del Sud Italia. I prestiti a tasso zero del Fondo StudioSì consentiranno loro di intraprendere gli studi e la carriera con maggiore fiducia e sicurezza finanziaria, il che nell’incertezza odierna è particolarmente apprezzato».

Infatti, il prestito è erogato senza interessi e senza richiesta di garanzie agli studenti o a terze parti in tranche all’ottenimento e/o mantenimento dei requisiti definiti in fase di stipula (la prima tranche potrebbe essere comunque erogata prima dell’inizio dell’anno accademico). L’erogazione delle tranche è subordinata al superamento di verifiche di profitto svolte dall’intermediario finanziario in itinere. L’importo può sostenere oltre alle tasse universitarie, fino a 10.000 euro all’anno, anche le spese di vitto e alloggio, con flessibilità per lo studente nel richiedere prestiti di cifre inferiori per esigenze da lui stesso individuate e possibilità di chiedere estinzione anticipata senza costi. I beneficiari finali potranno richiedere un finanziamento massimo di 50.000 euro per l’intero periodo di studio. Il prestito ha durata massima di 25 anni dal pagamento della prima tranche o termine inferiore, come convenuto tra le parti. Sono ammissibili a finanziamento i corsi universitari post-triennali, a ciclo unico e i master coerenti con la Strategia nazionale di specializzazione intelligente (Snsi).

Gli studenti posso richiedere i prestiti presso due istituti bancari, Intesa SanPaolo e ICCREA, che gestiscono entrambi metà dello stanziamento. I finanziamenti sono accessibili agli studenti che seguono corsi di laurea magistrale e master in una delle 12 aree di specializzazione incluse nella Snsi: Aerospazio; Agrifood; Blue Growth; Chimica Verde; Cultural Heritage; Design, creatività e Made in Italy; Energia; Fabbrica Intelligente; Mobilità sostenibile; Salute, Smart, Secure and Inclusive Communities; Tecnologie per gli ambienti di vita. Fino al 25% delle risorse sono usufruibili da studenti non residenti che scelgono di studiare in una regione del Mezzogiorno, in linea con le disposizioni del Programma Operativo Nazionale (Pon).

Il Fse è il principale strumento europeo per sostenere l’occupazione e promuovere l’inclusione sociale all’interno dell’Ue. Il Fse investe nel capitale umano dell’Europa, sui lavoratori, sui giovani e sulle persone in condizione di disagio sociale. Il Fse finanzia l’attuazione dei principi del Pilastro europeo per i Diritti Sociali attraverso azioni nel settore dell’occupazione, dell’istruzione, delle competenze e dell’inclusione sociale.

 

 

 

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