I Pink Floyd in danza

Ancora in tournée lo spettacolo del coreografo/regista Micha van Hoecke, sulle indimenticabili canzoni della leggendaria band inglese

“I Pink Floyd? Una musica che ha un’anima….” Nasce da questa ispirazione lo spettacolo SHINE Pink Floyd Moon firmato dal coreografo/regista russo-belga Micha van Hoecke sulle indimenticabili canzoni della leggendaria band inglese, musica dei suoi anni giovanili. Punto di partenza nella creazione è il celeberrimo brano Shine on You Crazy Diamond in cui i quattro Pink Floyd – al secolo Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright e David Gilmour – rendevano omaggio al loro compagno Syd Barrett che si era perso nelle regioni sconosciute della “luna”, intesa come malattia mentale. Nello spettacolo Syd è interpretato da Denys Ganio, già étoile del Balletto di Marsiglia, e interprete dal famoso Pink Floyd Ballet di Roland Petit, balletto cult che debuttò nel 1973, in piena epoca pop, con la band inglese che suonava dal vivo.

Un filo sottile lega il passato al presente. Non a caso, Syd/Ganio ha un alter ego giovane e guizzante, il ballerino Mattia Tortora, affiancato dai solisti e corpo di ballo Compagnia Daniele Cipriani, mentre il sound psichedelico, ipnotico, astrale,  e le liriche ammalianti dei Pink Floyd sono oggi interpretate (sempre dal vivo) dall’odierna band italiana Pink Floyd Legend (direttore musicale Fabio Castaldi). Musicisti, vocalist, ballerini intrecciano sapientemente le loro arti in palcoscenico sicché lo spettatore ha l’impressione (prendendo in prestito una massima di Micha van Hoecke) che “il canto è una danza che si sente e la danza è un canto che si vede”.

A mezzo secolo dall’allunaggio “fisico”, dunque, un sapiente gioco di luci, laser e videoproiezioni trasformano lo spazio scenico in una surreale luna abitata da personaggi come il “doppio” di Syd, una specie di Pierrot Lunaire, l’essere crepuscolare che catturò la fantasia di Arnold Schönberg. Visioni oniriche che s’incrociano per creare mondi siderali, eppure molto vicini.

“È la mia autobiografia che racconta anche la vita di ogni uomo – spiega Micha van Hoecke – la storia delle nostre vite che procedono a cicli, con un movimento circolare come quello della musica e della danza delle stelle, della rotazione della luna: un moto scandito da un continuo processo di nascita-morte-rinascita.” E aggiunge: “La vita non è altro che la stoffa dei sogni di cui scriveva Shakespeare, una stoffa che viene continuamente ordita, tramata, disfatta e ritessuta. SHINE è un lavoro intriso di speranza, in cui la fantasia diventa l’arma per combattere il materialismo che imperversa, il potere e le brame che incombono oggi”.

 

“SHINE Pink Floyd Moon”, produzione Daniele Cipriani Entertainment e Menti Associate di Gilda Petronelli, in coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Al Teatro Romano di Verona il 5 settembre, e all’Arena Sferisterio di Macerata il 7.

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