Nuovo corso nel calcio: moviola in campo

Con la presidenza di Gianni Infantino, la Fifa si sta orientando a far entrare il supporto video per i direttori di gara. Un altro segno di discontinuità rispetto al passato dopo la pubblicità dello stipendio dei vertici del governo del calcio mondiale
Inter-Palermo_AnsaFoto

I signori del calcio internazionale hanno detto sì: l’utilizzo della moviola in campo, ossia il ricorso al supporto video per i direttori arbitrali chiamati a decidere anche circa i casi più difficili ad occhio umano, diventa parte del gioco.

 

Per lo meno lo fa ufficialmente, dato che già, ad esempio, la tristemente famosa testata di Zidane a Materazzi nella finale dei Mondiali di calcio di Berlino 2006 fu “sbirciata” a fondo campo e riferita all’arbitro dai collaboratori. A deciderlo, il 130° International board della FIFA a Cardiff, Galles, riunitosi prima dello scorso fine settimana per un’agenda con all’ordine del giorno la sperimentazione video dal 2016-17, almeno per due anni.

 

È il primo frutto della presidenza tra i legislatori del pallone di Gianni Infantino, l’avvocato svizzero eletto lo scorso 26 febbraio alla presidenza FIFA abbastanza a sorpresa, battendo lo sceicco Al Khalifa, dato per favorito. Padre di Reggio Calabria e mamma della Valcamonica, Infantino è nato a Briga, appena oltre il confine con Domodossola, il 23 marzo del 1970. Uomo delle pulizie dei vagoni letto, ma anche aiutante della mamma in un chiosco di giornali per pagarsi gli studi, Infantino ha coltivato una travolgente passione per il calcio, vissuta da tifoso anche a San Siro, guardando l’Inter di Altobelli e Beccalossi nei primi anni Ottanta.

 

Assunto nel Duemila dall’UEFA, la gigantesca detentrice dell’organizzazione federale del calcio europeo, nel 2004 diviene direttore della divisione Affari legali e licenze per club e vicesegretario generale nel 2007, prima di assurgere al ruolo di segretario generale nell’ottobre del 2009. Poliglotta e attento alla storia, Infantino aveva chiuso la sua campagna elettorale in Sudafrica, a Robben Island, l’isola al largo di Città del Capo dove è stato prigioniero Nelson Mandela.

 

Un primo segno di discontinuità rispetto al passato è rappresentato dal fatto che renderà pubblico il proprio stipendio. Il secondo, quello della moviola in campo, segna già uno stacco con il passato: «Abbiamo preso una decisione davvero storica per il calcio. IFAB e FIFA stanno continuando a discutere del tema e il dibattito non si fermerà oggi. Abbiamo dimostrato che stiamo ascoltando il calcio e stiamo applicando il buon senso. Dobbiamo essere prudenti, ma stiamo facendo passi concreti per mostrare che è iniziata una nuova era».

 

Una svolta storica, decisa nei corridoi dell’hotel St. David’s secondo alcune precise linee guida per le quali il video non potrà disciplinare tutti i casi: sarà applicato dopo il gol, per valutare fallo, palla fuori o fuorigioco, nonché per l’espulsione diretta e il rigore, ossia episodi in grado di determinare in modo decisivo l’esito di una gara. Escluse ad ora la punizione dal limite dell’area e l’ammonizione. La cosa si complica quando, in caso di episodio che merita la revisione, il gioco non si ferma. In attesa di vederne l’applicazione, sorgono un dubbio e una sicurezza. Il primo: se i tecnici chiedessero una verifica video? La seconda: di certo le gare saranno più lunghe.

 

L’ultima parola spetterà comunque all’arbitro, dopo avere raggiunto il monitor posto a bordo campo. L'Italia ha confermato la disponibilità come Olanda, Brasile, Usa, Germania, Francia, Inghilterra, Scozia e la stessa manifestazione della prossima Coppa America. Non si tratta tuttavia dell’unica novità maturata nel Board, a cominciare dalla riscrittura delle regole: il fallo di mano non farà più scattare l’ammonizione automatica, che avverrà soltanto se questo interromperà un’azione «efficace», eliminando anche formalmente il termine «volontario».

 

Dal prossimo anno poi, l’arbitro avrà facoltà di far proseguire la cosiddetta azione vantaggiosa per una squadra anche ravvisando un fallo da espulsione di un avversario, estraendo il cartellino rosso a fine azione o quando il giocatore da espellere è coinvolto nella ripartenza. Ad oggi accadeva solo per l’ammonizione, estratta a fine azione. Per quanto riguarda le cure mediche, se queste non dureranno oltre un minuto, l'infortunato non dovrà più uscire obbligatoriamente come oggi. Sarà inoltre prevista l’espulsione prima del fischio d’inizio per fatti gravi o violenti nel pre-gara. Una chiara occasione da gol interrotta da fallo costerà meno frequentemente il rosso, mentre sarà sperimentata una quarta sostituzione possibile nei supplementari. Sembra davvero aprirsi una nuova era per il calcio, nata dal sacrificio e dalla passione di un figlio del nostro Paese: i nostri più calorosi auguri “Gianni”, per amore del calcio.

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons