Nuove note ai tempi del Covid

Il lockdown è stato un periodo nuovo per tutti. Esiste però una categoria che, dai momenti più difficili, riesce spesso a trarre il meglio: l’artista. Una carrellata di quanto abbiamo ascoltato di nuovo in questi mesi, da Tommaso Paradiso ai Rolling Stones, da Bon Jovi ai Green Day
Photo by Spencer Imbrock on Unsplash

In tutto il mondo, si è scatenata durante il lockdown una diffusa ispirazione tra i grandi (e non) nomi del mercato musicale.

In Italia, ad esempio, tra i primi a far uscire un nuovo brano ci sono stati Tommaso Paradiso ed Elisa, con la loro rassicurante “Andrà tutto bene”, un titolo che è diventato un hashtag, diffuso tramite i social soprattutto tra i più giovani.

Un approccio decisamente più critico è stato quello del rapper torinese Willie Peyote con la sua “Ogni giorno alle 18”, titolo riferito all’orario in cui, durante il periodo di quarantena, il popolo italiano si riversava sui balconi per cantare il proprio disagio.

Come era prevedibile, il lockdown è stato un pretesto anche per le provocazioni. Caso eclatante è stato quello di Bello Figo, figura legata alla trap nostrana che corre sul filo della provocazione a tutti i costi. La sua “CoronaVirus”, se da una parte ha fatto divertire chi comprende lo scopo del suo progetto, dall’altra ha creato le solite polemiche legate al mondo dell’immigrazione.

Rolling Stones

Per quanto riguarda le produzioni internazionali, un gradito ritorno è stato quello dei Rolling Stones che, dopo lunghissimi 8 anni, hanno proposto al pubblico un nuovo singolo, “Living in a Ghost Town”, a quanto pare scritta precedentemente al periodo di quarantena.

Chi si è dato molto da fare è stato sicuramente Billie Joe Armstrong, leader della storica band californiana Green Day. Grazie al suo progetto “No Fun Mondays”, ogni lunedì, per tutta la durata del lockdown, il cantante ha reinterpretato per i  propri fan una serie di canzoni storiche del rock’n’roll. Tra le hit, “I Think We’re Alone Now” di Tommy James & The Shondells e “Manic Monday” delle Bangles, in collaborazione con la cantante Susanna Hoffs.

Bon Jovi, con “Do What You Can”, ha esortato i proprio fan ad aiutare gli altri per quanto possibile. Il giorno di san Patrizio, Bono degli U2 ha pubblicato “Let Your Love Be Known”, ispirato dalle vicende legate alla quarantena in Italia.

Anche il pop non è stato da meno. I Twenty One Pilots, con “Level of Concern”, cantano “Would you be my little quarantine?”, mentre gli OneRepublic ci raccontano un futuro migliore con “Better Days”.

Pitbull, si sa, è una macchina da singoli e la sua “I Believe That We Will Win” ha ottenuto milioni di ascolti, miscelando una tematica così attuale ad un ritmo da dancefloor.

«“I miss my mom / I miss my dad / I miss the road / I miss the band / Givin’ hugs / and shaking hands»: così canta Luke Combs in “Six Feet Apart”, riportandoci con la mente a quella sensazione di malinconia e spaesamento che si viveva soprattutto durante le prime settimane di quarantena.

C’è poi chi ci ha invitati alla calma: “Gotta Be Patient”, che nasce dalla collaborazione tra Michael Bublè, Barenaked Ladies e Sofia Reyes, ci esorta a essere positivi nonostante tutto.

Il rapper st. Pedro, invece, ci ha dato buoni consigli per mantenere accesa la passione con il proprio partner anche a distanza, regalandoci il singolo “Phone Sex”.

Se da una parte tanti musicisti hanno voluto semplicemente tenerci compagnia offrendoci momenti di puro intrattenimento, dall’altra si sono schierate tante voci all’unisono impegnate a ricordarci quanto in fondo possiamo essere piccoli e indifesi di fronte alle sciagure della natura.

 

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