Nati per leggere

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Ho saputo di un’iniziativa promossa dai pediatri italiani che invita a leggere libri anche ai bambini più piccoli. L’idea mi sembra interessante e vorrei saperne di più. Mario – Messina Nel 1989 è nato negli Usa, al Boston City Hospital il progetto Born to read. Approdato in Italia nel 1999 con il nome Nati per leggere (Npl), grazie all’Associazione Culturale Pediatri (Acp) insieme con l’Associazione Italiana Biblioteche (Aib) e il Centro per la Salute del Bambino (Csb) con sede a Trieste, Npl si pone l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce nella prima infanzia. Ho chiesto ad un’amica Angelica Bonvino, pediatra pugliese e dirigente dell’Acp, impegnata in prima persona in questa iniziativa, di rispondere alla sua domanda. Questo progetto si basa su un’idea di fondo: è possibile apprendere l’amore per la lettura attraverso un gesto d’amore: un adulto che legge una storia, è questo il cuore del progetto. Leggere e raccontare favole e filastrocche ai bambini fin dai primi giorni di vita, fa sì che questi imparino ad esprimersi, a leggere e a scrivere prima dei loro coetanei che non vengono stimolati nello stesso modo. La voce della madre, del padre, del maestro, ha una funzione insostituibile. Tutti obbediamo a questa legge, senza saperlo, quando raccontiamo una favola al bambino che ancora non sa leggere. Quel che conta nella lettura comune è la promozione del libro da mero oggetto di carta stampata a medium affettuoso, a momento di vita. Inoltre sono ormai numerosi gli studi che dimostrano anche un minor abbandono scolastico e un minor rischio di devianza da parte di quei soggetti che vengono avvicinati precocemente alla lettura. Importante è anche il ritorno che si ha su quei genitori appartenenti a classi sociali più disagiate, che indirettamente usufruiscono di un miglioramento delle loro capacità espressive e di pensiero avvicinandosi alla lettura per essere utili ai loro figli. Tutto ciò porta infine ad un miglioramento dei legami di fiducia e di complicità che si stabiliscono tra i genitori e i figli. La collaborazione dell’Acp si attua con le biblioteche, e, ovviamente con la scuola. Molti pediatri in Italia hanno aderito al progetto e possono indicare vari testi adatti e, grazie alla collaborazione di diverse case editrici, fare avere i libri con notevoli sconti sui costi di copertina. Si auspica che in futuro specifici finanziamenti amplino ulteriormente la possibilità di accedere gratuitamente ai libri utili per i bambini per tutti i genitori interessati. Chi volesse sapere titoli di libri può visitare il sito www.aib.it/aib/ npl/pres.htm, mentre le biblioteche aderenti all’Aib saranno agevolmente in grado di aiutare nella scelta. Non rimane quindi che regalare ai nostri figli (e a noi) uno di questi libri, spegnere il televisore, piegarsi un caldo plaid sulle ginocchia, iniziare a raccontare e far navigare l’immaginazione e… le mille domande che sorgeranno ad ogni nuova storia. Buona lettura.

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