Mondiali acquatici del Giappone, una magica Italia

È un’Italia a dir poco magica quella dei mondiali acquatici di Fukoka. Sono già dieci le medaglie, tra quelle attese e quelle inaspettate, dell’Italia all’undicesimo giorno di gare
Mondiali acquatici Foto Gian Mattia D'Alberto - LaPresse

Tra tuffi e nuoto artistico

 

Ottime, finora, le prestazioni italiane ai World Aquatics Championships 2023 in programma dal 14 al 30 luglio a Fukuoka, in Giappone. Il team azzurro, oltre ai titoli mondiali per nuoto, nuoto di fondo, nuoto artistico, tuffi e pallanuoto; cercherà di prendersi anche i pass olimpici per nuoto, nuoto di fondo, tuffi e pallanuoto.  La prima medaglia mondiale per l’Italia arriva dal nuovo artistico ed è d’argento, con il fantastico duo formato da Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero. Le due azzurre, al loro primo esordio mondiale insieme, riescono in un’impresa epica passando dall’ottavo risultato delle qualifiche ad un fantastico argento. La coppia, infatti, aveva commesso degli errori in fase preliminare e, per la finale, aveva deciso di alzare la difficoltà totale dell’esercizio da 26.2 a 34.1 e compiendo un vero capolavoro nell’esecuzione che si alza di 30 punti e che gli fa guadagnare la prima medaglia della spedizione italiana. Le due azzurre ripetono poi la loro impresa anche in squadra quando, insieme anche a Isotta Sportelli, Giulia Vernice e Francesca Zunino salgono di nuovo sul secondo gradino del podio.

E se la prima medaglia arriva dal duo del nuoto sincronizzato, anche la seconda arriva da un altro duo femminile, quello formato da Elena Bertocchi e Chiara Pellacani che, nel trampolino 3m sincronizzato riescono a prendersi il podio e il pass olimpico con l’ultimo tuffo, dietro solo all’imprendibile Cina e alla Gran Bretagna. Un’impresa storica per le due azzurre che riportano l’Italia su un podio mondiale in questa categoria dopo ben 10 anni. Era infatti il 2013 quando, a Barcellona, Tania Cagnotto e Francesca Dallapé  ripetevano quello che avevano fatto nel 2009 a Roma e conquistavano una medaglia mondiale in questa specialità.

È se è storica la medaglia per il duo femminile, quasi non stupisce, invece, quella del duo misto arrivata sempre dal trampolino 3m sincronizzato con l’affiatatissima coppia formata da Chiara Pellacani e Matteo Santoro. Dopo l’argento mondiale di Budapest l’oro ai recenti Giochi Europei 2023 di Cracovia, la coppia si riconferma sul podio mondiale anche a Fukoka, nell’ultima giornata di tuffi, quando conquista il gradino più basso del podio.

Impresa incredibile per la coppia nella quale – come ricorda Oscar Bertone ai microfoni della Federazione Italiana Nuoto – ciò che fa davvero la differenza è “l’amicizia e l’affiatamento che si crera nel momento in cui salgono sul trampolino insieme; sapere di poter fare affidamento l’uno sull’altra”.

 

Dal nuoto di fondo alla vasca

Iniziano non come sperato, invece, le gare per il nuoto di fondo. Nella 10km le acque buie e spugnose del Seaside Momochi Beach Park di Fukuoka si sono rivelate amare per il Belpaese che, dopo il flop delle donne con il sesto e decimo posto di Ginevra Taddeucci e Giulia Gabbrielleschi, è rimasto a bocca asciutta anche nella prova maschile con Acerenza e Paltrinieri che chiudono solo ai piedi del podio.

Gli azzurri riescono, però, a farci riprendere dalla delusione con ben tre medaglie in due gare del nuoto di fondo. Arriva, infatti, l’oro nella 4×1500 mista con Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri e raggiungono stavolta il podio sia Paltrinieri che Acerenza – rispettivamente secondo e terzo- nei 5 km del nuoto di fondo.

 

E se il nuoto di fondo era iniziato lasciando l’amaro un po’ l’amaro in bocca, lo stesso non succede nella vasca nella quale gli azzurri partono subito benissimo e riescono ad ottenere risultati storici. Partiamo dal dominio quasi imbarazzante del Settebello che stravince il suo girone guadagnandosi l’accesso ai quarti, per passare alla storica impresa del Setterosa. Le azzurre della pallanuoto riescono, infatti, nella strepitosa impresa di battere gli Stati Uniti con il punteggio di 8-7 e volano in semifinale. Impresa che ha dell’incredibile se si pensa che il team a stelle e strisce non veniva battuto da 26 gare, dal 2015 quando era stato sempre il nostro Setterosa a batterlo in una partita del girone mondiale.

Ottimo inizio anche per il nuoto, con le gare appena iniziate, che ci regala già tre medaglie e molti accessi in finale. Arriva la prima medaglia mondiale, un argento, nella 4×100 stile libero maschile con Alessandro Miressi, Manuel Frigo, Lorenzo Zazzeri e Thomas Ceccon. Stesso metallo anche nei 100 metri rana con Nicolò Martinenghi che conquista il secondo posto ex aequo in una gara tiratissima. Ma la vera impresa – e questa volta è davvero storica- è l’oro nei 50 metri farfalla per il nostro fantastico Thomas Ceccon.

Thomas Ceccon riscrive la storia del nuoto italiano con un’impresa mai riuscita a nessuno prima d’ora: vincere una medaglia nei 50 farfalla, e per giunta d’oro. Il tutto appena 29 minuti dopo aver staccato il miglior crono e l’accesso alla finale dei 100 dorso. Il 21enne, porta anche il record italiano a 22”68 con il 24esimo oro mondiale della storia del nuoto azzurro. Ma non è il solo record per Ceccon che diventa il quarto nuotatore azzurro a salire almeno cinque volte sul podio mondiale in vasca lunga insieme a Massimiliano Rosolino, Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini e riscrive la storia del nuoto italiano diventando il primo azzurro a vincere due titoli mondiali in due diverse specialità.

Queste le sue parole dopo la storica medaglia: “Questo oro valeva tantissimo per me. Sono contentissimo. Forse volevo più questa medaglia che quella dei 100 dorso in questo momento. Sapevo di valere questo tempo ma non mi aspettavo di riuscire ad andare così forte. Ho fatto una cosa fantastica”.

Ed è sì, una gara fantastica, così come quelle che gli auguriamo in futuro e che ci aspettiamo per gli altri azzurri in vasca nei prossimi giorni e che, già all’esordio delle gare, ci fanno dire “Che magica Italia!”.

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