Milano. I numeri di una società solidale

Bilancio del primo anno del Fondo Famiglia Lavoro

Sette pagine di numeri e analisi accessibili con trasparenza dal sito della Diocesi di Milano per rendicontare il bilancio di un anno del fondo Famiglia Lavoro promosso la notte di Natale del 2008 dal vescovo di Milano Cardinal Dionigi Tettamanzi per dare un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà a causa della crisi economica e lavorativa.

 

Alla data certificata del 23 dicembre 2009 si registra un valore dei contributi che supera i sei milioni di euro (6.588.503,89 per l’esattezza). Duemilatrecentotrentatre le famiglie che hanno ricevuto il sostegno.

 

Un lavoro che ha coinvolto l’azione di circa cinquecento volontari, per lo più provenienti da Caritas Ambrosiana e Acli, distribuiti nei 104 distretti creati per accogliere e vagliare le istanze di sostegno inoltrate al Consiglio di gestione del Fondo.

I dati a consuntivo del primo anno consegnano l’immagine prevalente delle persone che hanno avuto modo di trovare un sostegno solidale e concreto alla situazione di necessità imposta dalla crisi economica: età compresa tra i 30 e 50 anni (71 per cento), con figli minori (82 per cento), disoccupati da meno di un anno (72 per cento).

 

Se dalla curia milanese e dalla Fondazione Cariplo sono arrivati i maggiori versamenti al Fondo, l’impegno è stato largamente diffuso coinvolgendo migliaia di singoli, aziende e realtà comunitarie, compresi i rappresentanti delle comunità di immigrati presenti nella città meneghina.

 

Non si tratta tuttavia di una raccolta di fondi straordinaria, quella lanciata dalla chiesa milanese, ma l’espressione, corale e condivisa, della necessità di avviare un percorso di conversione verso nuovi e sobri stili di vita, alla ricerca di un’altra economia possibile.

(CC_Città_Nuova_Italia_2009/12/24)

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