Migrazioni e tutele per i minori stranieri

Flussi migratori e globalizzazione con attenzione ai minori al centro del convegno nazionale dell’Associazione italiana magistrati per i minorenni e per la famiglia
Robert Geiss/AP Images

Il 37° convegno nazionale dell’Associazione italiana magistrati per i minorenni e per la famiglia ha richiamato a Bologna – lo scorso 5 e 6 ottobre – circa 500 tra magistrati e operatori del diritto, esperti o interessati al tema “Movimento di popoli. Migrazioni, identità e tutele per i minori stranieri”.

L’incontro ha affrontato la questione di portata epocale dei flussi migratori verso l’Europa, che investe tutti i livelli (politico-istituzionali, economici e sociali) del nostro Paese, interpellando profondamente la società italiana dal punto di vista delle conoscenze, dei diritti e dei valori coinvolti.

Numerosi i relatori intervenuti. Tra di loro Romano Prodi (già presidente del Consiglio dei ministri), Elisabetta Gualmini (vice presidente della Regione Emilia Romagna), Giovanni Mammone (primo presidente della Corte Suprema di Cassazione).

Ciascuno ha affrontato un tema di tale portata con grande lucidità e profondo realismo. Tante le voci emerse in quelle due giornate, una sola la direzione ben sintetizzata da Romano Prodi “Serve la regola ma serve la prospettiva” e dalle parole conclusive della senatrice Sandra Zampa (relatrice Legge 47/2017 “Disposizione in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”) “Il futuro di questi ragazzi dice la società che vogliamo costruire”.

Dal canto suo, Elisabetta Gualmini ha portato la voce della Regione sostenendo che, da un lato non si può “snobbare” chi ha paura e risentimenti perché siamo nella cosiddetta “età della rabbia”, mentre dall’altro occorre dire la verità e dare risposte concrete.  “Muoversi tra questi due dilemmi” – sostiene la Gualmini – “non è semplice e ciò è compito della politica”.

Molto significativa la testimonianza di Raffaele Salinari (Terre des Hommes): «Quando chiediamo a un bambino chi lo ha spinto ad affrontare un tale viaggio, spesso ci sentiamo rispondere mi ha spinto un sogno, una fede! La fede in che cosa? La fede nella vita e nell’accoglienza che si aspetta di ricevere. Possiamo tradire questa fede?»

Giuseppe Spadaro (presidente del Tribunale dei minori di Bologna, vice presidente A.I.M.M.F. e promotore di questo convegno) ha concluso l’evento puntando in alto, consegnando cioè all’assemblea l’indicazione di una strada maestra da seguire affinché il diritto possa realizzarsi pienamente: “l’amore”. Quell’amore che deve condurre il nostro agire ed essere destinato a chiunque viene posto sul nostro cammino, a partire dai più fragili.

 

 

 

 

 

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