A Messina, la Terra di Gesù

Un medico, che è anche poeta, e il desiderio di rendere operosa la sua fede

L’home page dello Studio medico Certo ha uno sfondo dalla dominante azzurrina, dove foto di visite cardiologiche ed ecografiche si alternano ad altre che ritraggono un edificio in mattoncini rossi e un nutrito gruppo di bambini africani. Al centro, una citazione mi strappa un sorriso. È di Albert Camus: «Non potendo essere santi e rifiutandosi di ammettere i flagelli, si sforzano di essere dei medici». Il binomio di medicina e poesia continua scorrendo le voci del menu, dove la spiegazione di cosa sia l’insufficienza venosa è seguita dalla voce “Meditazioni di un cardiologo”. Il cardiologo  in questione è il dottor Francesco Certo, messinese, classe 1961, medico, poeta e anche “padre” della onlus Terra di Gesù. Cosa c’entri questo nome con Messina, lo scopro al telefono con lui: «Tutto è nato da un viaggio, anzi, da un pellegrinaggio in Terra Santa. Era il 2008. Io non ero un credente ma nemmeno un miscredente.

Dopo quell’esperienza qualcosa è cambiato. Con i compagni di viaggio, abbiamo continuato a camminare insieme nella fede, creando il gruppo “Terra di Gesù”. E da subito abbiamo sentito l’esigenza di fare qualcosa di concreto». L’occasione arriva quando uno dei pellegrini condivide la situazione di un sacerdote congolese, ospite della sua parrocchia, che si occupava di adozioni, e che presto sarebbe tornato nel suo Paese.

«Padre Dominique Ndolomo aveva un sogno: costruire per i suoi bambini di Kpangiun ospedale. Aveva già posato i primi mattoni ma non riusciva ad andare avanti». Il gruppo “Terra di Gesù” comincia a sostenerlo, prima attraverso la vendita di piantine, poi di sculture in terra cotta. Così, grazie all’aiuto di più di 5 mila benefattori, compresi vivaisti e scultori, l’ospedale viene terminato.

«Da questa e da altre esperienze, capiamo cosa volevamo fare: volevamo testimoniare la nostra fede attraverso la carità, una carità operosa!». Così, Terra di Gesù, nel 2011, diventa una onlus, che oggi serve anche il territorio di Messina.

«In collaborazione con la Caritas Diocesana, nel 2013 è nato lo Studio medico presso l’Help Center della stazione centrale. Grazie a 40 medici volontari, finora abbiamo distribuito più di 10 mila farmaci ed erogato più di 11.700 prestazioni sanitarie, coinvolgendo anche studi esterni convenzionati che hanno offerto gratuitamente esami clinici, ecografici e non solo». L’Help Center accoglie e offre assistenza medica e legale a tutti coloro che vi si rivolgono, siano essi cittadini messinesi in difficoltà o stranieri migranti. Tanti anche i bambini. E poi ci sono le “case”: la Casa della Misericordia, che è un centro di accoglienza h24 per i poveri e i senza tetto; e Casa Moscati, che vedrà presto la luce e si occuperà dei bisognosi con gravi problemi di salute.

A questo punto, la domanda sorge spontanea: «Come fate a finanziarvi?». Francesco risponde semplicemente: «Terra di Gesù si sostiene grazie alle donazioni dei nostri benefattori, all’8×1000 e alla generosità dei volontari, non solo medici, che donano gratuitamente tempo e professionalità. È questa la nostra forza».

Chiudo la telefonata, commossa e ammirata. Davanti agli occhiho ancora l’home page dello studio medico. Clicco sul link “Meditazioni di un cardiologo”. Mi soffermo su una: «Respirare dell’altro, dello straniero, fino a sentirsi altro, straniero financo a se stessi».

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