L’ultima riga delle favole

Massimo Gramellini - Longanesi
Massimo Gramellini

Gramellini è bravo. Per i lettori de La Stampa il suo trafiletto del “Buongiorno” è un appuntamento fisso.

Ora tenta con il romanzo, e si sa… i cento metri non sono la maratona!

 

La sua prima opera s’infittisce di architetture fiabesche, spesso un po’ forzate; pullula di sentenze da maestro dello spirito, che rischiano di diventare fastidiose; ogni tanto s’incappa in una battutina carina, che invece è proprio nelle corde dell’autore. Nonostante l’ingarbuglio del romanzo, l’idea di fondo è buona, anzi lodevole.

 

Ci spiega che per raggiungere l’amore vero bisogna possedere la propria anima e trovare l’anima gemella. L’amore infatti arriva fino alla soglia, ma se l’altro non apre non può entrare. Per questo, saper riconoscere l’anima gemella è fondamentale. Ogni aiuto è buono in questo senso. Perché no? Anche quello di Gramellini.

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