L’imposta comunale sugli immobili

L’Ici è l’imposta che colpisce gli immobili posseduti a titolo di proprietà, usufrutto o altri diritti reali. – La prima rata del 50 per cento si paga sulla base di quella dell’anno scorso, mentre per il saldo bisognerà fare il calcolo secondo le aliquote, le deduzioni, e le eventuali agevolazioni stabilite dai comuni nel 2003, reperibili con i testi delle delibere sul sito www.fimanze.gov.it. Inoltre nel fascicolo “Acconto Ici 2003”, edito dal Sole 24 Ore e in vendita nelle edicole, sono indicate le modalità, le aliquote, i numeri telefonici di tutti i comuni italiani e le delibere dei capoluoghi di provincia. È possibile versare subito l’intero importo calcolandolo sulla base della documentazione avanti indicata. La prima rata va versata entro il 30/6/2003 a mezzo versamento diretto al concessionario o con bollettino postale in euro e con l’indicazione di due decimali di euro, arrotondando il secondo decimale (se il terzo decimale è inferiore a 5, per difetto; se è pari o superiore a 5 per eccesso: Es. 10,154=10,15; 10,155 =10,16). Nella casella “Detrazioni per abitazione principale”, in presenza di detrazione ordinaria, si indicherà euro 51,65 (però verificate se il comune ha cambiato la detrazione) se il possesso è al 100 per cento e per tutto l’anno. Il saldo si versa entro il 20/12/2003, e si dovrà calcolare sull’imposta dovuta per il 2003 dedotta la prima rata. In caso di variazioni di proprietà, di costituzione o estinzione di diritti reali (usufrutto, ecc.), di variazione di abitazione principale avvenute nel 2002, bisogna presentare la dichiarazione al comune (apposito modulo in tre copie) entro la stessa data di scadenza di presentazione della dichiarazione dei redditi e cioè, per l’anno in corso, entro il 31/7/2003. L’Ici è dovuta proporzionalmente ai mesi di possesso; e si considera il mese intero se il possesso è stato di almeno 15 giorni. Se vi sono più possessori dell’abitazione principale, la detrazione spetta non in relazione alla quota di proprietà come per l’Irpef, ma in relazione al numero degli utilizzatori (Es.: tre proprietari conviventi, uno al 50 per cento, due al 25 per cento, deducono ciascuno un terzo). Se i fabbricati sono inagibili o inabitabili, con dichiarazione del comune, o con autocertificazione, l’Ici è ridotta del 50 per cento. È diventato una complicazione anche il versamento deIl’Ici dovendo fare inchiesta presso ogni comune dove ho un immobile, informarmi sulle delibere, aliquote, deduzioni, ecc. Non resta che sperare in una semplificazione anche di questa imposta diventata cosi difficile.

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