Libertà rinviata

Libertà rinviata

 

Nel 1990 aveva vinto le elezioni in  Birmania, ma i militari rigettarono il voto. L’anno dopo vinse il Nobel per la pace. Dal 2003, poi, è agli arresti domiciliari che il prossimo 27 maggio sarebbero scaduti.

Per Aung San Suu Kyi, invece, la libertà sembra essersi di nuovo allontanata. Lo scorso 14 maggio è stata trasferita in carcere, nonostante, proprio nei giorni precedenti, si fosse parlato di un aggravamento delle sue condizioni fisiche.

Ufficialmente l’episodio scatenante sarebbe stato la violazione dell’obbligo di isolamento da parte di un americano che avrebbe raggiunto la residenza della San Suu Kyi dopo una nuotata di tre chilometri sul lago che la costeggia. 

Sulla vicenda, però, si avanzano dei dubbi. C’entra qualcosa il fatto che dopo il 27 maggio la prigionia del premio Nobel sarebbe stata costituzionalmente improrogabile?

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