Laudato si’, unire le forze per preparare il futuro

Alla chiusura dell'anno dedicato alla enciclica Laudato si’, papa Francesco ha dato l'annuncio dell'’avvio della Piattaforma Laudato si’. Un piano di azione di sette anni
(AP Photo/Ahn Young-joon)

«Che mondo vogliamo lasciare ai nostri bambini e ai nostri giovani? Il nostro egoismo, la nostra indifferenza e i nostri stili irresponsabili stanno minacciando il futuro dei nostri ragazzi!» ha detto papa Francesco nel videomessaggio in occasione del lancio della Piattaforma di azione Laudato si’, che ha avuto luogo in vaticano. «Rinnovo allora il mio appello: prendiamoci cura della nostra madre Terra, vinciamo la tentazione dell’egoismo che ci rende predatori delle risorse, coltiviamo il rispetto per i doni della Terra e della creazione, inauguriamo uno stile di vita e una società finalmente ecosostenibili: abbiamo l’opportunità di preparare un domani migliore per tutti. Dalle mani di Dio abbiamo ricevuto un giardino, ai nostri figli non possiamo lasciare un deserto».

Per preparare il futuro occorre lavorare insieme, unire le forze, cercare nuove opportunità, nuovi modelli economici che possano aiutare l’umanità a costruire un mondo più giusto, ha suggerito il card. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale nel corso del suo intervento: «Non c’è sostenibilità senza equità, senza giustizia e senza coinvolgere tutti, in particolare le persone più povere ed emarginate».

Al termine dell’anno speciale dedicato all’approfondimento dei temi dell’Enciclica, viene presentata la Piattaforma d’Azione Laudato si’: «È un viaggio per realizzare la visione ecologica integrale della Laudato si’», ha spiegato P. Joshtrom Isaac Kureethadam, Coordinatore della Sezione «Ecologia e Creato» del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. «Possiamo realizzarla solo attraverso la collaborazione, percorrendo il cammino “sinodale” che papa Francesco sta proponendo a tutta la Chiesa».

Si tratta di un piano di azione di sette anni: il primo anno sarà dedicato alla costruzione della comunità, alla condivisione delle risorse e all’elaborazione di piani d’azione per la realizzazione dei sette Obiettivi della Laudato si’. Seguranno cinque anni di azioni concrete mentre l’ultimo sarà l’anno sabbatico dedicato a lodare e ringraziare Dio.

«Siamo tutti interconnessi e interdipendenti» e «i talenti e il coinvolgimento di tutti sono necessari per rimediare al danno causato dall’abuso umano della creazione di Dio», ricorda il testo dell’Enciclica (Laudato si’, 14). Bisogna camminare insieme per creare un mondo più inclusivo, fraterno, pacifico e sostenibile! La Piattaforma d’azione si rivolge, in particolare, a sette realtà: famiglie; parrocchie e diocesi; scuole e università; ospedali; imprese e aziende agricole; organizzazioni, gruppi e movimenti; istituti religiosi. Il sogno è quello di avviare «un movimento popolare dal basso» che possa generare il cambiamento di cui c’è urgente bisogno. Per mettersi in rete, è stato anche prodotto un sito web in nove lingue a cui si può accedere attraverso il sito della Laudato si’ (www.laudatosi.va).

Anche gli istituti religiosi, già da tempo impegnati per lo sviluppo dell’ecologia integrale, hanno aderito al piano d’azione, ha raccontato Sr. Sheila Kinsey, Co-segretario esecutivo della Commissione Giustizia, Pace e Integrità del Creato (JPIC) dell’Unione Internazionale delle Superiori Generali. Tre sono le linee che stanno giudando il loro lavoro: incoraggiare le congregazioni a prendere un impegno che sia profetico, pubblico e responsabile; la transizione verso un’ecologia integrale attraverso l’attuazione dei sette obiettivi della Laudato si’; l’impegno a lavorare insieme in partnership, in sforzi di advocacy, basati sui principi della non-violenza.

Carolina Bianchi, animatrice Laudato si’ del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima (GCCM) e collaboratrice INECOOP per il progetto giovanile Policoro della Conferenza Episcopale Italiana, ha poi rivolto un appello a nome di tutti i giovani: «parlo oggi anche a nome dei giovani, di una generazione che chiede alle generazioni più anziane di prendere sul serio la crisi ecologica. È in gioco il nostro futuro. Abbiamo bisogno di azione urgente». In questo senso, la Piattaforma d’Azione Laudato si’ è uno strumento messo a disposizione dalla chiesa che può dare forma alla speranza di molte persone in un futuro migliore.

«Tutti possiamo collaborare per la cura della creazione – ha detto Carolina Bianchi – e vorrei concludere proprio con una frase dell’enciclica: la speranza ci invita a riconoscere che c’è sempre una via di uscita, che possiamo sempre cambiare rotta, che possiamo sempre fare qualcosa per risolvere i problemi. Tocca a noi».

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