La profondità della superficie

La superficie a cui allude il titolo del libro è la superficie di contatto teorizzata dalla psicoterapia della Gestalt, costituita dalla pelle, dagli organi di senso e da ogni altro spazio in cui si concretizza e si manifesta il qui e ora della relazione. È la linea di confine che si pone come interfaccia tra l’organismo e l’ambiente, dove l’uno e l’altro incessantemente si incontrano e interagiscono. In questa realtà di confine alcuni recenti studi hanno individuato il luogo della mente, la dimensione a partire dalla quale nasce e si sviluppa la vita mentale, confermando così come la complessa e inafferrabile profondità della mente trovi, quasi paradossalmente, origine ed alimento nella inesplorata superficie del confine. Il libro di Cavalieri si incentra sull’intuizione originaria di Frederick Perls, nel tentativo, pienamente riuscito, di fornire nuove chiavi di lettura per la comprensione di questo approccio terapeutico. Il volume, pubblicato dall’Editore Franco Angeli, è frutto dell’esperienza didattica che, da oltre un decennio, l’Autore svolge all’interno della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt (presso l’Istituto di Gestalt H.C.C.). Forse per questo risulta particolarmente efficace nel focalizzare, con taglio semplice e divulgativo, alcune delle radici più importanti, e a volte più dimenticate, dell’approccio gestaltico, e alcuni dei suoi concetti-chiave. Per molti anni tenuta fuori dai contesti accademici e ai margini della produzione editoriale, la psicoterapia della Gestalt è rimasta per lungo tempo poco conosciuta e mal divulgata. Questo volume ne ripropone, invece, la dignità e lo spessore culturale.

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