La Pira sindaco e le amministrazioni fiorentine: sviluppo del Mediterraneo e progetti di pace planetaria

Giorgio La Pira, a quasi quarant’anni dalla sua morte, continua a rappresentare una tra le personalità politiche di riferimento per l’area cattolica italiana e in generale per quanti vivono il proprio impegno in vista del bene comune come una vocazione civile autentica. Il saggio presenta il progetto di ricerca che l’autore sta conducendo all’interno dell’Istituto Sophia sul tema delle amministrazioni fiorentine di La Pira, sviluppatesi tra gli anni ’50-60 del Novecento. Diversi temi furono centrali nel progetto politico: attenzione alle problematiche sociali, sviluppo economico sensibile alle sfide del mercato del lavoro, apertura alla dimensione internazionale in funzione della peace building. Quanto dell’impegno espresso da La Pira è replicabile? Il caso di studio non perde di interesse e appare una sottile provocazione verso quanti oggi intraprendono con evidente superficialità lo sforzo di costruire i luoghi e i tempi della comunità politica.

Lo storico francese Lucien Febvre ebbe una notevole intuizione a proposito della professione che svolgeva con entusiasmo e competenza: «lo storico non è colui che sa, è colui che cerca»1. Qualunque sia l’oggetto di studio o il piano cronologico interessato, l’“esploratore” è chiamato a sviluppare alcune prerogative che maturano col tempo e con l’esperienza: la pazienza della ricerca, la costanza del lavoro quotidiano sul tema scelto, la continuità di chi è capace di non accontentarsi delle risposte semplici e immediate, ma è disponibile piuttosto a misurare passione e fatica sui documenti, sullo studio delle fonti, sull’analisi dell’ambiente, dei costumi, della temperie culturale, economica e politica. Quando si ha a che fare con la “scienza degli uomini nel tempo”, per parafrasare un’altra celebre definizione della storia2, è importante restare liberi da schemi predefiniti o da parametri troppo limitati, dal momento che la novità insita nella riflessione teoretica e nella capacità operativa di certe figure rende imprevedibile il percorso, e per questo forse più appassionante ancora.

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