La cocaina di Dakar

La dogana senegalese ha sequestrato questo fine settimana quasi una tonnellata di droga proveniente dal Brasile. Un problema in crescita anche in Africa

La polvere bianca era nascosta nelle intercapedini di nuovi veicoli imbarcati su una nave giunta nel porto di Dakar. La droga è stata trovata su 15 auto con destinazione Angola. La cocaina sequestrata, 798 chili, è stata scoperta su veicoli mescolati a un lotto di dozzine di auto nuove di zecca, si legge in una dichiarazione della dogana senegalese.

Questo nuovo sequestro, dopo una precedente scoperta di 238 chili di cocaina lo scorso 26 giugno, porta a più di una tonnellata la quantità di cocaina sequestrata in meno di una settimana nel porto di Dakar. La cocaina, confezionata in pacchetti di un chilo, era infatti semplicemente collocata nelle casse di quattro nuove automobili prodotte in Brasile e che dovevano essere consegnate a Luanda. È stato per una precisa soffiata che i doganieri hanno deciso di ispezionare questi veicoli durante i loro trasbordi da una nave all’altra.

«È uno dei più grandi sequestri mai fatti in Senegal», afferma Moctar Kettani Doucouré, coordinatore della direzione generale delle dogane. Almeno 15 persone di nazionalità senegalese sono state arrestate in relazione al caso, secondo la stampa locale. Eppure non siamo al record, perché il maggior sequestro di cocaina in Senegal – 2,4 tonnellate – era avvenuto nel luglio 2007, nell’area di Mbour, vicino alle principali località balneari del Senegal, addosso a dei latino-americani, tra cui colombiani, ecuadoriani e venezuelani, che erano stati arrestati, processati e condannati.

La produzione mondiale di cocaina ha raggiunto il nuovo massimo storico di quasi 2 mila tonnellate nel 2017, ha dichiarato l’ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc). L’Africa non va esente da questi aumenti, anche se la consumazione pro capite è ancora molto bassa rispetto ai canoni europei o nordamericani, meno di un quarto. La droga che arriva in Africa è in effetti in gran parte destinata ad altri mercati.

 

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