La Bibbia letta da Caravaggio

L'opera editoriale di Mario Dal Bello, presentata nella chiesa di S.Luigi dei francesi rilegge con confidenza e competenza l'arte del pittore, appassionato della luce e dei contrasti
Bibbia Caravaggio

S. Luigi dei Francesi è a Roma un punto nodale, a metà strada tra Piazza Navona e il Pantheon, per il turismo d’arte. Anche i più frettolosi non possono lasciare la città senza aver fatto tappa davanti alle tele del Caravaggio. A tutte le stagioni fino a 1500 visitatori al giorno affollano le navate preziosamente decorate della bellissima chiesa. Ma gli stessi romani, che sanno di quei tesori, non mancano di sostarvi, anche più volte all’anno.

 

Il luogo dunque si prestava per la presentazione dell’ultima fatica editoriale di Mario Dal Bello, redattore per l’arte e per il cinema di Città Nuova e già autore di altre opere su Michelangelo Merisi; autore anche di questa Bibbia di Caravaggio, uscita in quattro versioni (italiano, francese, inglese e tedesco) per i tipi di Schnell & Steiner, leader nelle edizioni d’arte d’Oltralpe. Una garanzia, anche questa, che ha messo a disposizione dell’opera l’indiscussa precisione teutonica nell’arte della fotografia e della stampa. Ne è uscito un gioiello che, per essere destinato in primis ai visitatori dei luoghi caravaggeschi, mantiene con un prezzo assai contenuto, la qualità delle migliori edizioni d’arte.

 

Lasciamo ai lettori di gustare le dotte introduzioni rispettivamente di monsignor Gianfranco Ravasi e del professor Rodolfo Papa, quest’ultimo fra i relatori apprezzatissimi della serata, insieme a monsignor Franco Perazzolo e allo stesso Dal Bello, del quale è stato agevole apprezzare la grande competenza e la profonda confidenza con l’opera di Caravaggio; al punto da saper entrare e sorprendere, come le lame di luce con cui il Merisi svelava nei suoi soggetti i più intimi trasalimenti, sapere indagare, lui Dal Bello l’anima stessa di Caravaggio, fattosi mediatore, nelle scene qui presentate dell’Antico e del Nuovo testamento, di ciò che passa tra Dio e l’uomo e che dall’uomo ritorna a Dio.

 

La musica di Frescobaldi e di altri autori coevi del Merisi, interpretata con strumenti d’epoca da due solisti, sottolineava la parola con sorprendente efficacia. E’ questa, dalle labbra di alcuni attori professionisti, con la lettura di brani scelti dai testi di Mario Dal Bello, ne arricchiva la comprensione.

 

In sostanza un degno omaggio a questi capolavori e un sostanzioso arricchimento per i presenti, un centinaio di persone, che non hanno mancato di sottolineare il loro sincero ringraziamento a chi si è speso per questa serata; a cominciare dall’ospitalità offerta da monsignor Valdrini, rettore della chiesa di S.Luigi dei francesi, primo promotore dell’iniziativa.

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