La bella addormentata all’Opera di Roma

L'offerta di teatro e danza in Italia ad inizio settembre 2018

La bella addormentata all’Opera di Roma

È per cronologia, il secondo dei tre balletti di Pëtr Il’ič Čajkovskij: debutta al Teatro Marijnsky di San Pietroburgo nel gennaio 1890, riceve una discreta accoglienza e diventa negli anni una pietra miliare del balletto classico. Dopo il successo dello scorso anno torna il balletto firmato da Jean-Guillaume Bart, con due ospiti internazionali d’eccezionale bravura per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma, entrambi principal dancer al Royal Ballet di Londra, Marianela Nuñez, nel ruolo di Aurora e Vadim Muntagirov, in quello del Principe Désiré. Bart ha lavorato concentrando la sua attenzione sulla coerenza drammaturgica. Ha ascoltato la partitura musicale con un altro approccio rispetto a quello di Petipa e l’ha utilizzata nella sua interezza per dare una maggiore unità teatrale all’opera coreografica. In questa sua versione il Corpo di Ballo non è un’immagine sullo sfondo, ma è protagonista così come lo è il principe Désiré al quale è dato molto più spazio danzato. Alle due stelle ospiti seguono, per le restanti date, i primi ballerini del Teatro dell’Opera di Roma, Susanna Salvi e Claudio Cocino. L’étoile Alessandra Amato è la seducente Fata Carabosse. Dirige l’Orchestra il Maestro Nicholas Brochot. Dal 15 al 23/9.

Bach Project di Aterballetto

Una nuova tappa nell’esplorazione della relazione tra danza e musica, tra composizione classica e sua ricreazione contemporanea. Bach Project permette alla Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto di centrare obiettivi ben precisi: dare spazio sia ai maestri riconosciuti che ai giovani talenti, ma anche tornare a presentare un pezzo con musica dal vivo. Una nuova creazione, ispirata alle musiche di Johann Sebastian Bach, è stata affidata a Diego Tortelli: il giovane coreografo che si avvale nel 2018 di un accompagnamento produttivo della Fondazione anche su altri suoi progetti, ha coinvolto nella creazione l’artista visivo Massimo Uberti. La serata si completa con un pezzo di Jiří Kylián del 1990, Sarabande, anch’esso ispirato dalla musica di Bach. Una creazione dall’affascinante struttura circolare, con una capacità di muoversi tra livelli musicali ed espressivi diversi che ne evidenzia la straordinaria contemporaneità̀. A Torino, Teatro Carignano, 14 e 15/9; a Milano, Teatro Elfo Puccini, il 17/9.

Ai Quartieri dell’Arte

Performance ‘drammaturgica’ dei fratelli Presnyakov, caustica coppia di drammaturghi e sceneggiatori russi, ormai noti e rappresentati in tutto il mondo – nota anche per aver firmato i soggetti e le sceneggiature dei film di Kirill Serebrennikov -. È un ibrido tra una performance e un laboratorio di scrittura. Nella piazza i Fratelli Presnyakov e Gian Maria Cervo si troveranno a parlare e a scrivere di vari argomenti, una serie sull’arte italiana, un testo sulle fatiche di Ercole e molto altro. I turisti di passaggio e gli spettatori che si recheranno apposta sul luogo potranno osservarli creare ma non potranno interagire con loro a meno che non siano interpellati dai drammaturghi. Cartelli informeranno gli avventori in italiano, inglese, russo, cinese e giapponese che è vietato parlare ai drammaturghi. “Pastorale contemporanea n. 1” dei Fratelli Presnyakov,  a cura di Gian Maria Cervo, dal 14 al 20/9, Piazza San Donato – Civita di Bagnoregio (VT) | ore 11,00 – 13,00 e 16,00 – 18,00

C’è bisogno di silenzio

Il progetto Farsi silenzio nasce da un pellegrinaggio artistico, alla ricerca del sacro in ogni dove. Uscire dai propri luoghi e predisporsi ad accogliere l’inaspettato è un gesto semplice e potente, così come ogni volta che s’inizia un viaggio nell’ascolto dell’altro da sé. Lo spettacolo di Marco Cacciola è un viaggio alla riscoperta della lentezza, del silenzio attraverso la quotidianità della vita. Gli spettatori verranno dotato di cuffie, in modo da cercare e attivare nuove relazioni tra lo spazio esterno/pubblico e quello interno/privato. In un’epoca in cui l’immagine è così prepotente, il tentativo è lasciare che il suono suggerisca le parole, per scrostarle e riportare alla luce il loro vero significato. “Farsi silenzio”, progetto e interpretazione Marco Cacciola, drammaturgia Tindaro Granata, suono Marco Mantovani. Produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale. A Firenze, Chiostro di Villa Vogel, via delle Torri, 23. Max 50 spettatori a replica, prenotazione obbligatoria (055.7135357 – prenotazioni@teatroflorida.it). Fino al 13/9, ingresso gratuito.

Attraversamenti multipli a Roma

Presso l’isola pedonale di Largo Spartaco nel quartiere romano del Quadraro, dal 15 al 29/9, si svolge la 18° edizione del festival crossdisciplinare “Attraversamenti Multipli”, ideato e organizzato dalla compagnia teatrale Margine Operativo, direzione artistica di Alessandra Ferraro e Pako Graziani. La manifestazione indaga la relazione tra le arti performative contemporanee e il presente attraverso la presentazione di spettacoli e performance site-specific in luoghi urbani e non convenzionali. Quest’anno il festival verrà seguito e raccontato in diretta da una redazione formata da migranti e richiedenti asilo del progetto Spettatori migranti/Attori sociali, nato da un’idea del web magazine Teatro e Critica. Tra gli artisti: Ascanio Celestini, Roberto Latini, Francesco Capuano e Nicola Picardi della compagnia Körper, la compagnia MK diretta dal coreografo Michele di Stefano, il danzatore e artista visivo Alessandro Carboni, i due giovani danzatori Filippo Porro e Simone Zambelli, il danzatore e coreografo Salvo Lombardo, fondatore di Chiasma che presenterà il site specific Derivazione n.3 (il  28 e 29) parte di un ciclo di azioni urbane sviluppate in diverse città. (http://www.attraversamentimultipli.it/blog/)

 

 

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