Internet: La spesa si fa solidale e di gruppo

Due le parole d’ordine: condividere, contro il caro- euro, e scegliere prodotti equi e solidali. Ci voleva Internet per permettere a decine e decine di famiglie in Italia di unire le forze allo scopo di rendere la spesa meno cara e scegliere, al tempo stesso, alimenti e beni di prima necessità prodotti nel rispetto dell’ambiente e di chi lavora. Il meccanismo è semplice: a turno, una delle famiglie in rete stila, attraverso la posta elettronica, una grossa nota della spesa raccogliendo tutte le richieste dei clienti interessati, si contatta un grande distributore che offra prodotti biologici ed ecologici, si invia l’ordine e poi si divide il conto. I Gas, gruppi di acquisto solidale, sono ormai una settantina in Italia, concentrati fra Emilia e Lombardia, ed alcuni hanno steso pure un documento di base, una sorta di dichiarazione di intenti comuni. Alla base dell’iniziativa “una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale imperante”, dichiarano i promotori. E intanto cresce lo spirito di condivisione. Per saperne di più: http://pages.inrete. it/cocorico/gas.html. IN LIBRERIA: La responsabilità dei comunicatori L’aumento vertiginoso di informazioni di cui disponiamo non si accompagna in realtà ad un vero pluralismo comunicativo, ma piuttosto ad una omologazione della offerta di notizie, ad un appiattimento della programmazione su livelli qualitativamente bassi, ad un giornalismo giocato sulla immediatezza e sulla spettacolarizzazione che ha incoronato la superficialità, generando una diffusa diffidenza nei confronti dei mezzi di informazione. È questo il messaggio che emerge da un interessante volume curato da Graziano Lingua (Comunicare senza regole? Etica e mass-media nella società globale, Ed. Medusa) che raccoglie i contributi di diversi esperti, a vario titolo, della comunicazione: da Marco Deriu a Federico Unnia, da Sergio Zavoli a Ettore Sandretto e via dicendo. La tesi di fondo che accomuna i saggi è la convinzione che la crisi di credibilità sia superabile non tanto con ulteriori codici deontologici, ma piuttosto attraverso la formazione di una coscienza professionale fondata sul principio di responsabilità. OCCHIO AL SITO: Se capissimo che viviamo in un “unicomondo”? “Il sorriso è la distanza più breve fra due persone”. È una delle frasi che meglio riassumono www.unicomondo. net, un piccolo ma costruttivo sito realizzato dai ragazzi per i ragazzi, capace di aprire in modo intelligente gli occhi dei visitatori sulla ricchezza e la bellezza della mondialità. Explorenews è un vero e proprio notiziario interculturale di educazione alla mondialità: azioni di solidarietà, interventi per l’alfabetizzazione e contro lo sfruttamento minorile non nascono come facile beneficenza, ma come logica solidale, conseguenza di scoprirsi abitanti, appunto, di un “unicomondo”. India, Bolivia, Brasile e altri paesi appaiono in questo modo vicini, prossimi, tanto che nel sito si arriva a proporre agli adolescenti di trascorrervi una vacanza organizzata, di un paio di settimane, intelligente e utile, al servizio di coetanei in difficoltà: nei country plan dei diversi “cantieri” di solidarietà presentati nel sito, ogni utile informazione per partecipare a queste iniziative promosse all’insegna della cultura del dare all’interno dell’esperienza del Movimento dei focolari. a cura di Paolo Crepaz netone@cittanuova.it

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