Incendi, solidarietà da Nord a Sud

Cristina, veneta, e Noemi, siciliana trasferitasi per lavoro: due storie parallele che, di fronte agli incendi che in questi giorni stanno devastando l'isola, hanno preso corpo sui social. La storia di chi ama la propria terra - e quella altrui - appassionatamente, e loro parole per “ripartire”.
incendi boschivi

«In questa Valle c’è la mia casa. La mia famiglia. Tutti i miei ricordi di infanzia. Non siete umani, siete mostri». Un post su Facebook racconta la rabbia ed il dolore di una giovane siciliana che vive altrove. Le notizie che rimbalzano da Enna e da Messina, gli incendi disastrosi che hanno colpito una vasta porzione di territorio hanno fatto il giro del mondo. Noemi Pintus scrive di getto. Lei vive per lavoro in un’altra regione, e le notizie degli incendi le ha vissute da lontano. Patendo, a distanza, forse più di chi è presente. Come spesso accade. Le sue parole tradiscono l’amore per la sua terra.

E rimbalzano, a 1400 chilometri di distanza. In Veneto, dove vive Cristina Guarda, giovane consigliere regionale (ha 27 anni). «Quando la terra brucia perdiamo tutti – scrive Cristina – Questa mattina voglio condividere con tutti voi quello che è successo in Sicilia. Un incendio devastante ha colpito il polmone verde della Sicilia, un’area completamente distrutta, da Enna a Messina, in cui si sono registrati gravissimi danni per l’uomo (perdita di case e attività commerciali) e per la flora e la fauna. Sono legata a questa terra per tantissimi motivi, e ho tanti amici che si sono trovati a vivere in prima persona questo terribile disastro ambientale. Il mio pensiero va soprattutto a Noemi, una mia carissima amica, che ha dovuto lasciare la sua terra per lavoro e ora la vede distrutta. Dobbiamo intervenire con progetti che prevedano la salvaguardia del clima e del territorio in modo da non trovarci ancora attori passivi di spettacoli terrificanti».

Un pensiero unico unisce il Nord al Sud. La tragedia unisce, più di mille parole e di mille discorsi. Cristina aggiunge: «Ho imparato ad amare la Sicilia, una terra splendida. Quei panorami oggi sono stati violati. Molti incendi sono stati spenti con l’acqua di mare. Questo avrà delle conseguenze. Sarà veramente difficile ripartire. Questi giorni ci rendono consapevoli della necessità di tutelare il nostro territorio. In Veneto abbiamo problemi diversi. La nostra regione è sottoposta al rischio idrogeologico piuttosto che al rischio di incendi».

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