In scena

Dall’”Enrico IV” di Pirandello messo in scena da Branciaroli, all’Hamlet napoletano di Punta Corsara, dal nuovo testo di Alessandra Mortelliti, alla danza della Compagnia catanese di Roberto Zappalà, e alle storie di Patroni Griffi.
enrico IV

Il pirandelliano “Enrico IV”di Franco Branciaroli

Dramma in 3 atti di Luigi Pirandello, scritto nel 1921 e rappresentato per la prima volta il 24 febbraio 1922 al Teatro Manzoni di Milano, considerato il capolavoro teatrale dello scrittore agrigentino insieme a “Sei personaggi in cerca di autore”, “Enrico IV” è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all'autore del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità.Egli è vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell'impossibilità di adeguarsi ad una realtà che non gli si confà più. Con questo ruolo l’attore e regista Franco Branciaroli, dopo i recenti successi ottenuti con “Servo di scena”, “Il Teatrante” e “Don Chisciotte”, continua la sua indagine sui grandi personaggi del teatro. “Enrico IV”, di Luigi Pirandello, regia Franco Branciaroli, scene Margherita Palli, luci Gigi Saccomandi, con Melania Giglio, Giorgio Lanza, Antonio Zanoletti, Tommaso Cardarelli, Valentina Violo, Daniele Griggio. CTB TEATRO STABILE DI BRESCIA – TEATRO DE GLI INCAMMINATI. A Roma, Teatro Parioli Peppino De Filippo, Dal 19/2 all’1/3.

“Crollasse il mondo”, di Alessandra Mortelliti, a Roma

La giovane drammaturga, dopo il successo di “La vertigine del drago” diretto e interpretato da Michele Riondino, torna in scena questa volta con David Cocoe la regia di Massimiliano Farau, ancora una volta per delineare personaggi che faticano a trovare una collocazione nella società, immersi come sono in una poetica e a volte feroce visione della vita.  Protagonisti Luisa e Reginaldo, due mondi distanti e separati, due meteore che per caso gravitano attorno alla stessa orbita e, inevitabilmente, si scontrano. Due personaggi borderline, ai margini della società, raccontati attraverso una chiave comica, a tratti grottesca, eppure mai priva di compassione.  “Crollasse il mondo”, di Alessandra Mortelliti, regia di Massimiliano Farau, con Alessandra Mortelliti e David Coco, scene Fabiana Di Marco, disegno luci Camilla Piccioni, costumi Ilaria Albanese. Produzione 15Lune in coproduzione con Artisti Riuniti. ARoma, Teatro Ambra alla Garbatella, fino al 22/2.

L’Amleto napoletano di Punta Corsara a Pontedera

I gio­vani attori di Punta Cor­sara, iniziativa nata dai labo­ra­tori di Scam­pia e ormai auto­nomi in un’affermata vita arti­stica, mettono in scena uno spettacolo, farsesco amaro e divertente, che prende spunto da “Hamlet Travestie”, riscrittura burlesque settecentesca di John Poole, così come da “Don Fausto” di Antonio Petito. A partire da queste suggestioni è ricostruita la storia dell’ Amleto di una famiglia napoletana, i Barilotto, tratteggiata in un quadro di sopravvivenza quotidiana. In scena vediamo un giovane dei giorni nostri che, come il petitiano Fausto Barilotto, si identifica a tal punto con la figura del principe danese, da perdere completamente la ragione. “Hamlet travestie”, da John Poole e Antonio Petito a William Shakespeare, regia di Emanuele Valenti e Gianni Vastarella, compagnia Punta Corsara. Produzione 369gradi. al Teatro Era di Pontedera, il 20/2.

A Catania le “invenzioni a tre voci" del coreografo Roberto Zappalà

La coreografiacostituisce il primo approdo di “Transiti humanitatis”, il nuovo progetto della Compagnia Zappalà Danza, che avrà il suo esito finale nell’autunno 2015 con la produzione “I am beautiful”. Le “invenzioni” e le “voci” sono rispettivamente quelle di J.S.Bach eseguite dal vivo dal pianoforte, dal violino e dalle tre danzatrici protagoniste della creazione. L’immobilità del corpo femminile, il suo essere punto di riferimento di buona parte dell’arte pittorica occidentale, si trasforma e trasfigura nel corpo, (nei corpi), in movimento plasmati dal coreografo Roberto Zappalà. “Invenzioni a tre voci”, da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà, coreografia e regia Roberto Zappalà, danzatrici Maud de la Purification, Gioia Maria Morisco Castelli, Valeria Zampardi. Una produzione compagnia zappalà danza – Scenario Pubblico international choreographic centre Sicily. A Catania, Scenario Pubblico, dal 20 al 22/2 e il 28/2 e 1/3.

 

"Ragazzo di Trastevere" e altre storie di Patroni Griffi

I personaggi di Peppino Patroni Griffi non sono fatti della stessa sostanza dei sogni. Il protagonista Otello non vuole farsi piovere in testa. Nello stanzino in cui dorme non ha neanche lo spazio per girare intorno al letto e la pioggia attraversa il tetto, nonostante la pece. Così, in cerca di aria e di luce, il giovane si arruola volontario per l'Africa. E il suo apprendistato alla vita comincia nel peggiore dei modi: con la scoperta dell'orrore della guerra.  E' un girotondo di ultimi quello che ci presenta l'autore de “Il mio cuore è nel sud”, una giostra di tipi impegnati ognuno nella propria personale battaglia contro solitudini e miserie. “Il ragazzo di trastevere. Dalle opere di Giuseppe Patroni Griffi”, drammaturgia e regia Giuseppe Sollazzo, con Anna Ammirati, Michele Costabile, Davide Paciolla, scene Luigi Ferrigno, costumi Zaira de Vincentiis, luci Gigi Saccomandi. ProduzioneTeatro Stabile di Napoli. Al Ridotto del Teatro Mercadante di Napoli, fino al 22/2.


 

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