Il valore della donna nel nostro tempo

Chiara Lubich rispondendo sul ruolo e sul contributo della presenza femminile nella chiesa e nella società sottolinea la capacità di saper amare come una forza di cambiamento della storia umana. Oggi celebriamo l'otto marzo proponendovi le vicende di due donne che hanno scelto l'amore come bussola della loro vita, generando impensate novità
Chiara

«Per sapere come vivere bene il disegno di donna in quest'epoca bisogna sapere cos'è la donna, ecco. Io resto sempre ammirata da quello che ha detto in una lettera enciclica il santo Padre parlando della donna, la famosa lettera Mulieris dignitatem, una delle più belle lettere che lui ha scritto, sono sempre rimasta toccata da quello che lui dice parlando della donna. Dice che la donna ha qualche cosa di più dell'uomo in certi campi. Per esempio, la donna è più capace di amare, è più perseverante nell'amore. E la donna è più capace di patire, è più perseverante nel patire.

E se noi guardiamo la storia della Chiesa, anche soltanto tutti i santi cattolici, vediamo dei giganti della carità anche fra gli uomini e dei giganti della sofferenza come Paolo della Croce, come san Giovanni della Croce, ecco, dei giganti anche nella sofferenza.

Però il Papa ha detto così e si vede che nella nostra natura c'è dentro questa possibilità, nella nostra natura di donne, questa possibilità di amare un pochino di più e di soffrire un pochino di più.

Il soffrire è molto importante perché serve all'amare; se non si sa soffrire non si sa neanche amare, ecco.

E a me sembra tanto bella questa definizione della donna che ha questa particolare capacità di saper amare, e di saper soffrire, perché mi sembra un calice aperto per poter raccogliere dal cielo il più grande carisma che esiste: la carità, che supera tutti i carismi, perché la carità resterà anche nell'altra vita. Per esempio, i ministeri son per questa vita qua, non è che ci saranno nell'altra vita. Quindi è il più grande carisma.

Ora la donna è particolarmente adatta a ricevere la carità perché sa particolarmente amare e sa soffrire per poter amare bene. Ma è con la carità che si fa l'unità, non è con un esercizio di un ministero, quello aiuta: ti porta i sacramenti, ti porta tante cose, aiuta. Ma è la carità che bisogna svincolare nel mondo, che bisogna portare nel mondo.

Il Movimento (dei Focolari) è andato avanti con la carità, naturalmente aiutato dal sacramento dell'Eucaristia, dalla confessione, da tante cose; però è la carità.

Ecco, la donna è quella che deve, come Maria, avere in cuore il più grande dei carismi che è la carità».

Chiara Lubich

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