Il Risorto fra noi

Gesù in mezzo a noi: fu un’esperienza formidabile! Forse non si potrà mai dire quando lui è in mezzo a noi, perché egli suppone la vita della grazia in noi, e nessuno è sicuro se è o non è in grazia di Dio. È certo però che, quando il nostro vivere insieme era basato sul proposito sincero di essere pronte a morire le une per le altre, come Gesù vuole, e a ciò si conformava tutto il nostro agire – giacché si deve avere prima d’ogni cosa la mutua e continua carità -, molto spesso ci sembrava di avvertire con semplicità la sua presenza. In questo modo: come si sentono la gioia e il dolore, l’angoscia e il dubbio, così – ma in una sfera superiore dell’anima – la presenza spirituale di Gesù fra noi dava alle anime nostre quella pace che è solo sua, quella gioia piena che soltanto in lui si trova, quella forza e convinzione che non è tanto frutto di ragionamento o di volontà, ma di un aiuto speciale di Dio. La sua presenza premiava in modo sovrabbondante ogni sacrificio fatto, giustificava ogni nostro passo condotto in questa via, verso di lui e per lui, dava il giusto senso alle cose, alle circostanze, confortava i dolori, temperava la troppa gioia. E chiunque fra noi, senza sottigliezze e ragionamenti, credeva alle sue parole con l’incanto di un bimbo, e le metteva in pratica, godeva di questo paradiso anticipato che è il Regno di Dio in mezzo agli uomini uniti nel suo nome. Nel movimento, fin dai primi tempi, si è capito che la fedeltà all’amore reciproco, vissuto sul modello di Gesù crocifisso e abbandonato (ecco il come !), sarebbe sfociato nell’unità secondo la vita della Santissima Trinità. Sai fino a che punto dobbiamo amarci?, ci siamo dette un giorno senza aver conosciuto fino ad allora il Testamento di Gesù: Fino a consumarci in uno. Come Dio che, essendo Amore, è Trino e Uno. È proprio la legge del cielo – scrivevo allora – che Gesù ha portato sulla terra. È la vita della Santissima Trinità che noi dobbiamo cercare di imitare, amandoci tra noi, con la grazia di Dio, come le Persone della Santissima Trinità si amano tra loro. E il dinamismo della vita intratrinitaria è incondizionato reciproco dono di sé, è totale ed eterna comunione (Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie) tra Padre e Figlio nello Spirito. Analoga realtà dunque si è avvertito essere impressa da Dio nel rapporto tra gli uomini. Ho sentito – si scriveva ancora – che io sono stata creata in dono a chi mi sta vicino e chi mi sta vicino è stato creato da Dio in dono per me. Come il Padre nella Trinità è tutto per il Figlio ed il Figlio è tutto per il Padre. E il rapporto tra noi è lo Spirito Santo, lo stesso rapporto che c’è fra le Persone della Trinità.

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