Il Paradiso terrestre? È a Palo Laziale

Costa tirrenica. Una puntata nel gioiello naturalistico del Wwf dove John Huston girò, per il kolossal “La Bibbia”, le scene della creazione di Adamo ed Eva e del peccato originale
Scena da"La Bibbia"

A volte in tv vengono riproposti film biblici del passato o più recenti. Tra questi La Bibbia, un kolossal del 1966 prodotto da Dino De Laurentiis. Rivelatosi irrealizzabile il grandioso progetto iniziale di portare sullo schermo l’intero Testo sacro in due capitoli, uno dedicato al Vecchio e l’altro al Nuovo Testamento, affidati a diversi registi, ci si limitò a trasporre sullo schermo il solo libro della Genesi per la regia di John Huston, con un cast prestigioso che comprendeva star come Ava Gardner, George C. Scott e Peter O’Toole. Il film, della durata di circa 3 ore, è un pregevole prodotto che si caratterizza per fedeltà al testo biblico (a differenza di alcune fiction televisive del genere). Tra gli episodi notevoli, quelli del Paradiso terrestre, del Diluvio (che vede lo stesso Huston nei panni di Noè), della Torre di Babele e del Sacrificio d’Isacco.

 

Mentre per la maggior parte degli interni vennero utilizzati i teatri di posa di proprietà De Laurentiis, per le sequenze esterne, tranne quelle girate in Egitto (la Torre di Babele e le lotte fra le varie tribù d’Israele), si fece ricorso a varie location nella nostra Italia così ricca di paesaggi mozzafiato estremamente diversificati: il parco della tenuta Odescalchi a Palo Laziale (il paradiso terrestre e il peccato originale); la campagna del sud pontino nei pressi di Latina (Caino e Abele); le pendici del Vesuvio (la condanna di Caino da parte di Dio) e quelle del Monte Velino, in Abruzzo (l’annuncio ad Abramo della maternità  di Sara e la fuga da Sodoma e Gomorra); le pendici dell’Etna (Abramo e Isacco tra le rovine di Sodoma) e Monte Corrasi, in Sardegna (il sacrificio di Isacco).

 

Per l’itinerario di oggi ci limitiamo al primo luogo citato: il parco dei principi Odescalchi, dal 1980 Oasi del Bosco di Palo affidata alla gestione del Wwf. In questo incontaminato residuo dell’immensa foresta umida che caratterizzava in epoche remote la costa tirrenica crescono rigogliose, esalando i loro intensi aromi, le essenze tipiche della macchia mediterranea: ginepro, mirto, lentisco, stracciabraghe, erica arborea, alaterno… Su questo sottobosco si elevano lecci, cerri, roverelle, frassini, allori, olmi. E con essi, molte specie vegetali esotiche. Cupi macchioni nei cui recessi è possibile scoprire orchidee spontanee si alternano a campi selvaggi e assolati. E un po’ dovunque abbondano laghetti e pozze d’acqua che assicurano la sopravvivenza sia alla fauna locale, con specie anche rare, sia a molti stormi migratori che qui trovano un punto di riferimento ideale per le loro rotte stagionali dall’Africa all’Europa. L’Oasi è dotata inoltre di spazi a carattere didattico, fra cui il Museo delle biodiversità, l’Area faunistica dell’istrice e il Centro di recupero delle testuggini terrestri.

 

In questo luogo di pace idilliaca il regista John Huston girò le prime lunghissime scene della Bibbia, dalla creazione di Adamo ed Eva (l’attore statunitense Michael Parks e l’attrice svedese Ulla Bergryd), alla perfetta simbiosi dei nostri progenitori con le altre creature prima della tentazione del peccato, al loro avviarsi a un destino di sofferenza e dolore dopo la cacciata dall’Eden. Di grande suggestione le sequenze della tentazione di Eva da parte di Satana, sotto forma di bestia antropomorfa tramutatasi poi in serpente. Nel film l’albero proibito è rappresentato da uno stupendo esemplare di magnoliacea dalla vistosa fioritura bianco-rosa. Siccome questa specie a foglie caduche originaria dell’Asia fiorisce verso marzo, abbiamo una precisa indicazione del periodo in cui venne girata questa scena.

 

Facendo ritorno al presente, ci si può chiedere da dove derivi il toponimo di Palo Laziale: da un Castrum Pali (così è ricordato in un documento del 1250), ossia “Fortezza delle paludi”, trattandosi di un luogo ricco di acquitrini; fortezza all’origine dell’attuale castello Odescalchi a picco sul mare, oggi luogo ricercato per eventi, meeting, aste, sfilate di moda e… matrimoni. Proprio così: nella cornice di rara bellezza offerta dai giardini principeschi adiacenti all’Oasi, anche i discendenti dalla prima coppia umana che hanno pronunciato il loro “sì” possono trovare un loro, sia pure temporaneo, Eden.

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons