Il derby della famiglia

Il Comune di Roma e il Comune di Parma insieme per le politiche familiari.
Famiglia

Tra le due amministrazioni comunali, proprio il giorno della Festa del Papà, cosa di buon auspicio, è stato siglato un protocollo d’intesa per collaborare a nuovi sviluppi nell’ambito delle politiche familiari, volendo condividere le esperienze maturate in questi anni ed arricchire in questo modo di opportunità i propri territori. Il Comune di Roma si impegna a mettere a disposizione l’esperienza maturata ed il suo ruolo riconosciuto di capitale mentre il Comune di Parma, analogamente, si impegna a rendere disponibili le esperienze già sviluppate in tale settore.


Il Comune di Parma, infatti, è stato il primo in Italia a dare vita a partire dal 2007 ad una Agenzia per la famiglia, con un ruolo di promozione e coordinamento di tutte le attività dell’amministrazione per renderle a “misura di famiglia” in stretta collaborazione con l’associazionismo familiare, e a varare il “Quoziente Parma”. Primo esempio di quoziente familiare, permette di rimodulare tasse, tariffe, accesso ai servizi comunali (nidi, scuole dell’infanzia, servizi socio-assistenziali ecc.) e i sistemi contributivi di sostegno, tenendo conto degli effettivi carichi famigliari (figli, anziani in carico, adozioni, disabilità).


Entrambe le amministrazioni intendono così esprimere iniziative comuni e nuovi programmi, sia in campo nazionale che in ambito europeo, anche attraverso la costituzione di partenariati finalizzati alla ricerca di nuove opportunità e finanziamenti. Annualmente verranno definiti eventuali progetti che potranno essere oggetto di concreta collaborazione individuando le modalità con le quali assicurare gli apporti necessari.


Tra le principali azioni del protocollo: a)l’attuazione di uno scambio informativo sulle buone pratiche implementate nell’ambito delle politiche familiari; b) la creazione di un tavolo di coordinamento a livello nazionale per tutti quei territori che intendono promuovere un’analoga nuova cultura amministrativa verso la famiglia e la realizzazione di iniziative condivise finalizzate alla crescita e al coinvolgimento delle realtà sociali dei territori, perché sia diffusa la possibilità di maturazione per le rispettive comunità e per il protagonismo positivo delle famiglie.


Nella giornata di presentazione, importante la sottolineatura del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha parlato di famiglia «intesa non solo come valore in sé, ma anche come principio di solidarietà perpetrata nel tempo, oltre che garanzia di stabilità in un rapporto tra l’uomo e la donna e di entrambi nei confronti dei figli. Inoltre occorre spingere il governo e il parlamento a fare una riforma fiscale in questa nostra stessa direzione. D’altra parte è questa la vera riforma di cui ha bisogno il Paese. Infatti non si possono sempre aspettare tempi migliori: del resto il generale de Gaulle introdusse il quoziente familiare alla fine della II Guerra Mondiale, con la Francia in ginocchio».


Dal canto suo Pietro Vignali, sindaco di Parma, ha affermato che «il quoziente familiare deve diventare un tassello fondamentale della futura riforma fiscale. Per questo è necessario costituire un fronte comune tra le amministrazioni. L’alleanza con il Comune di Roma è importante ed è il punto di partenza per aggregare anche altre città per creare un fronte comune. A maggio ci rivedremo per proseguire il cammino iniziato»


Altro autorevole intervento durante l’iniziativa capitolina di mons. Carlos Simòn Vasquez, sottosegretario al Pontificio consiglio per lafamiglia, che ha ricordato le parole di Giovanni Paolo II nella Familiaris consortio: «Il compito sociale delle famiglie è chiamato ad esprimersi anche in forma di intervento politico: le famiglie, cioè, devono per prime adoperarsi affinché le leggi e le istituzioni dello Stato non solo non offendano, ma sostengano e difendano positivamente i diritti e i doveri della famiglia. In tal senso le famiglie devono crescere nella coscienza di essere "protagoniste" della cosiddetta "politica familiare" ed assumersi la responsabilità di trasformare la società».


 

Ovviamente attori importanti della giornata, anzi invitate privilegiate che hanno festosamente “occupato” una delle tante prestigiose sale del Campidoglio, sono state le famiglie. Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari, particolarmente soddisfatto dell’evento ha però messo in guardia: «Le famiglie chiedono una nuova politica che sia locale, plurale, comunitaria, a misura di famiglia. Ed ora lancio una ulteriore sfida con la quale e famiglie e le associazioni familiari chiedono di essere coinvolte: Niente su di noi senza di noi »


Ma unitamente al protocollo d’intesa con Parma, il Comune di Roma ha varato un ambizioso documento della Giunta comunale che vara il progetto “Roma città Famiglia” che svilupperà una nuova “cultura della famiglia” con progetti, azioni ed interventi ed anche proposta di rimodulazione del sistema delle tariffe e dei sistemi contributivi di sostegno ai nuclei familiari (quoziente familiare). Tale proposta vedrà l’apporto dei diversi assessorati e dipartimenti, con il coordinamento dell’assessore alle Politiche Educative, Scolastiche e della Famiglia del Comune di Roma, Laura Marsilio e il coinvolgimento diretto dell’associazionismo familiare e delle parti sociali per dare concreta attuazione ai principi della sussidiarietà, dell’adeguatezza e differenziazione, in modo da consentire alla famiglia di interpretare appieno il proprio ruolo di soggetto sociali e con diritti e doveri.


Roma quindi intende sviluppare interventi e servizi che favoriscano i nuclei familiari nella conciliazione tra il tempo di lavoro e la genitorialità, attraverso il supporto alla famiglia nella responsabilità di cura dei figli e l’estensione e la diversificazione dei servizi; il valore sociale della maternità offrendo specifiche azioni di protezione e supporto la costituzione di una rete di servizi per la famiglia. Laura Marsilio, l’assessore che, dopo essere andata a Parma a condividere una piattaforma comune sulla famiglia ha voluto, conseguentemente, coinvolgere il sindaco Alemanno in questa strada non facile, ha detto che «nell’ambito di tale programma si inserisce la volontà di avviare un più ampio discorso che porti alla revisione degli attuali sistemi tariffari e dei regimi di agevolazione sulla base di principi che tengono in considerazione e valorizzino la composizione del nucleo familiare, elaborando un modello contributivo più equo e più aderente ai nuovi bisogni sociali».


Con “Roma città Famiglia” – ha continuato l’Assessore – si intende dare sviluppo a: a) promozione di tutti gli interventi finalizzati a rendere la famiglia nucleo fondamentale per la crescita, l’educazione dei figli e la valorizzazione e tutela della “persona” in materia educativa e socio economica; b) sviluppo e potenziamento degli interventi rivolti alla genitorialità, valorizzando pienamente gli investimenti sociali a favore dell’infanzia, dell’adolescenza e dei giovani; c) coinvolgimento e massima partecipazione dell’associazionismo familiare e delle parti sociali quali interlocutori privilegiati per dare concreta attuazione ai principi della sussidiarietà, dell’adeguatezza e della differenziazione, in modo da consentire alla famiglia di interpretate appieno il proprio ruolo di soggetto sociale con diritti e doveri; d) introduzione di un sistema di agevolazione tariffario, attraverso l’elaborazione di un ISEE calibrato mediante un quoziente familiare, che tenga conto della capacità contributiva legata alla numerosità del nucleo familiare, alla condizione temporanea di difficoltà economica e agli oneri sostenuti per la cura famigliare e le spese essenziali.

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