Figc: Roberto Fabbricini nuovo commissario

La nomina è arrivata ieri, nel corso della giunta esecutiva del Coni. Avrà un incarico di sei mesi e sarà affiancato da due vice: Alessandro Costacurta si occuperà della parte tecnica, Angelo Clarizia delle riforme. Il presidente del Coni Malagò, intanto, diventa commissario della Lega di Serie A

Il mondo del calcio italiano è ufficialmente commissariato: non poteva essere altrimenti, dopo il fallimento delle elezioni in seno alla Figc, frutto del mancato accordo tra i tre candidati Gravina, Sibilia e Tommasi. Giovanni Malagò, subito dopo il triste epilogo elettorale, aveva preannunciato che il Comitato Olimpico avrebbe rapidamente preso in mano la situazione e così è stato: la Giunta di ieri ha nominato commissario straordinario della Federazione Italiana Giuoco Calcio, per sei mesi, il Segretario del Coni Roberto Fabbricini: 72 anni, nato a Roma e braccio destro di Malagò dal 2013, è stato dal 2009 al 2012 direttore esecutivo presso la Federazione Internazionale di Baseball e Softball e vanta una esperienza quarantennale all’interno del Comitato Olimpico.

Fabbricini ha infatti partecipato a 15 Olimpiadi, di cui 5 come capo delegazione, ricoprendo quattro anni fa il ruolo di commissario presso il comitato regionale marchigiano del Coni. Già nel 2014, dopo la cocente eliminazione della Nazionale al primo turno dei Mondiali brasiliani, Fabbricini aveva sfiorato l’incarico di commissario: uomo di grande esperienza dunque, profondo conoscitore degli apparati e dei meccanismi che regolano la vita delle federazioni sportive

La sua squadra

Giovanni Malagò ieri ha sinteticamente esposto nella conferenza stampa post-giunta ruoli e compiti. «Ho proposto che Fabbricini diventi commissario, integrando la proposta con due nominativi quali sub-commissari, con evidenti competenze nei rispettivi settori e campi. Uno – specifica Malagò – il professor Angelo Clarizia, ordinario di diritto amministrativo alla Sapienza di Roma, persona stimata sotto ogni punto di vista, e Alessandro Costacurta». «Il commissariamento – prosegue Malagò – sarà di sei mesi fino al 30 luglio: onestamente nessuno è in grado di dire se siano sufficienti o pochi, in tal caso la giunta lo prorogherà fino a quando servirà». La squadra è completata da Massimo Proto, professore ordinario di Diritto Privato, e da Alberto De Nigro, ex presidente del Collegio dei revisori dei conti del Coni: il loro compito sarà quello di coadiuvare il triumvirato capeggiato da Fabbricini con specifiche competenze tecniche.

La Nazionale

Far ripartire la macchina del calcio italiano, a quasi tre mesi dallo choc dell’eliminazione dell’Italia dai Mondiali di Russia 2018, sarà impresa tutt’altro che facile. Sono molte le sfide che Fabbricini e la sua squadra si troveranno di fronte. Una delle più significative, ovviamente, è quella relativa alla scelta del nuovo allenatore della Nazionale maggiore. «Non abbiamo ancora parlato con nessuno – ha ribadito il neo commissario ai microfoni di Sky Sport – quella di Di Biagio in panchina come traghettatore è una ipotesi su cui rifletteremo con Costacurta. Tutti quelli che hanno nobilitato il calcio italiano verranno presi in considerazione: da Conte passando a Mancini, da Ancelotti a Ranieri». Concetto ribadito anche dall’ex difensore del Milan Costacurta: «Non abbiamo fretta, ma dobbiamo cominciare a muoverci e a parlare con loro: dovremo valutare le persone: noi italiani, come allenatori, siamo i migliori al mondo».

Le sfide del nuovo commissario

I prossimi sei mesi saranno ricchi di prove da superare per Fabbricini. Nazionale a parte, infatti, il sistema calcio ha bisogno di avviare cambiamenti radicali: dalla riforma dei campionati, all’introduzione del semiprofessionismo nell’attuale Serie C, all’ipotesi paventata da Damiano Tommasi riguardante l’introduzione delle seconde squadre. Tutto, ovviamente, dovrà passare attraverso un’opera di pacificazione tra le varie componenti della Figc: «Cercherò di coinvolgere tutti – ha ribadito Fabbricini – sperando che nessuno rimanga ancorato alle proprie posizioni. Voglio precisare una cosa: quando ha iniziato a circolare il mio nome, ho sentito mormorii, quasi come fossi una persona nuova in questo mondo: io non sono un carneade». Come primo atto ufficiale, intanto, Fabbricini ha nominato lo stesso Giovanni Malagò commissario della Lega di Serie A, ratificando così l’integrale presa in carico del sistema-calcio italiano da parte del Coni. «Dobbiamo fare in modo – ha detto Fabbricini a chiare lettere – di riconsegnare una Figc pronta a risollevarsi. Per me è un grande onore: essere al servizio dello sport è sempre stata la mia peculiarità. Sono felice, c’è una squadra forte».

 

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