Festa del cinema di Roma

Cominciata la manifestazione che, fino al 5 novembre, porterà nella Capitale grandi registi e attori. I film in programma e i divi in arrivo...
La locandina del Festa del Cinema di Roma. ANSA

Ce ne sono di cose belle alla Festa del cinema di Roma appena cominciata; da oggi fino al 5 novembre prossimo sarà un girotondo di grandi registi e di grandi attori, di film – diversi dei quali americani – che si spera siano importanti e rimangano nel tempo, che in alcuni casi arrivano dal Festival di Toronto e che, se va come già è capitato in passato – vedi anche il Moonlight dello scorso anno – termineranno con l’Oscar la loro corsa in giro per il mondo.

Apre un western classico, drammatico, un on the road, ambientato alla fine dell’Ottocento tra il Nuovo Messico e il Montana; si intitola Hostiles, del regista Scott Cooper, e parla di un ufficiale americano che deve accompagnare un anziano capo Cheyenne e la sua famiglia verso i luoghi in cui sono nati e in cui hanno a lungo vissuto. È un’opera di ampio respiro, sensazionale, visivamente splendida e supportata dal talento cristallino del divo Christian Bale, che però, a differenza dell’altra protagonista del film, Rosamund Pike, non sarà nella capitale per abbracciare il pubblico. Poco male, visto che la truppa di star presenti sul red carpet dell’auditorium sarà lo stesso nutrita: ci sarà David Lynch, che riceverà anche il premio alla carriera, e il giovanissimo ma già affermato regista canadese Xavier Dolan, ma soprattutto, come sempre del resto, saranno interessanti gli incontri ravvicinati a tu per tu col direttore Antonio Monda.

Austrian actor Christoph Waltz (L) and festival director Antonio Monda arrive at the 12th annual Rome Film Festival, in Rome, Italy, 26 October 2017. The festival runs from  26 October to 05 November. ANSA/CLAUDIO ONORATI
Christoph Waltz e Antonio Monda

Arriverà a Roma anche il divo Jake Gyllenhaal, che accompagnerà il suo ultimo film, Stronger, del regista David Gordon Green, un’opera tratta da una storia vera, drammatica ma bagnata di speranza: l’esperienza di Jeff Bauman, che negli attentati della maratona di Boston, nel 2013, perse l’uso delle gambe; è un uomo profondamente segnato, ma comunque in grado di riprendersi la vita e di farsi simbolo di bellezza con il sostegno e l’amore della fidanzata Erin. Un film sull’America, Stronger, come lo è anche Detroit della regista premio Oscar Catherine Bigelow, altra chicca presente alla dodicesima edizione della festa romana, e altro frammento di biografia a stelle e strisce, solo che stavolta bisogna riavvolgere il nastro di mezzo secolo e tornare al 1967, quando le strade di Detroit divennero teatro di un massacro che lasciò senza vita tre afroamericani e ne ferì centinaia. Da lì partì una rivolta senza precedenti, che nella sua drammaticità costrinse il Paese a prendere coscienza di quanto accaduto.

Non finiscono qui le storie sul drammatico “come eravamo” americano: anche il regista Richard Linklater porta a Roma un film sul passato recente della storia statunitense, su una delle sue pagine più controverse, ovvero la guerra del Vietnam. Il suo Last flag flyng fa rincontrare trent’anni dopo tre uomini che condivisero quell’esperienza: un ex medico della marina, un soldato e un reverendo, per dare sepoltura al figlio di uno di loro rimasto ucciso nella guerra in Iraq. Parte così un viaggio drammatico tra vecchi amici, anche qui un on the road per riportare a casa il ragazzo, un film sul passato ricostruito attraverso la memoria, ma anche una riflessione sullo scorrere del tempo.

Drammatico e toccante è anche il film Wonder, con Julia Roberts ed Owen Wilson che racconta l’impatto con la scuola di un bambino nato con una deformazione facciale; il film da parte della sezione “Alice nella città“, quella più attenta al mondo e ai problemi dei ragazzi. Meno drammatico e più elettrizzante, invece, dovrebbe essere Logan Lucky di un altro regista premio Oscar presente a Roma: Steven Soderbergh. Il suo film è una commedia corale su due fratelli che organizzano una rischiosa rapina durante una gara automobilistica. Nel cast, tra gli altri, anche Adam Driver e Hilary Swank. Ma non solo americano, ovviamente, parla la festa del cinema di Roma, basti pensare che sono 31 i paesi rappresentati, con film cileni, messicani, brasiliani e indiani.

TotòE L’Italia? Poca ma buona, con un solo film nella selezione ufficiale: Una questione privata dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, liberamente ispirato al romanzo omonimo di Beppe Fenoglio, che sullo sfondo della lotta partigiana racconta una storia di sentimenti tra giovani. Se però c’è poca Italia in concorso, ce n’è tanta sparsa in giro per la Festa, a partire dall’omaggio al grande Totò per i cinquant’anni dalla sua scomparsa, con il restauro di Miseria e Nobiltà e con una mostra che sarà visibile presso gli spazi del’auditorium parco della musica. Tra gli eventi speciali, invece, il nuovo film di Paolo Genovese, che dopo Perfetti sconosciuti torna con un’opera corale di otto personaggi. Nel cast tanti bravi attori italiani, da Valerio Mastandrea a Sabrina Ferilli, da Marco Giallini ad Alba Rohrwacher. Insomma, ce ne sono di cose belle alla festa di Roma, possiamo dirlo già da ora, sperando di incontrare liete sorprese lungo il cammino di questi dieci giorni di cinema.

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