Festa del cinema di Roma

Al via la tredicesima edizione, dal 18 al 28 ottobre 2018

E rieccoci nella Capitale. Che si prepara a festeggiare la “grande abbuffata”di cinema,  all’Auditorium di Renzo Piano, ovvio. Ma anche in altre sale di cinema del centro e della periferia. Una quarantina di film selezionati – non si parli di Concorso, mica questo è un festival o una mostra! -, e a quanto pare diversi titoli interessanti, a giudicare dai registi: si va da Drew Goddard che apre oggi con Bad Times at the El Royale, un noir con Jeff Bridges e Chris Hemsworth, a Zanussi (Ether), dal nostro Edoardo  De Angelis (Il vizio della speranza) a Michael Moore( l’esplosivo Fahrenheit 11/9), all’attesissimo David Lowewry di The Old Man & the Gun con Robert Redford per finire con Notti magiche di Paolo Virzì. Mezzo mondo insomma, perché andiamo dal Sudamerica all’Asia. Grande assente l’Africa, grande presente gli Usa. Naturalmente, non contiamo la sezione più innovativa e amata di sempre, cioè Alice in città con il suo pubblico di ragazzi e di adulti che si sentono ragazzi. Parecchie le star, prima di tutte Martin Scorsese, una tre giorni con il Premio alla carriera; e poi Isabelle Huppert, Giuseppe Tornatore, Mario Martone, Michael Moore, Cate Blanchett e altri che incontreranno il pubblico. Il passato non è morto, ma ha bisogno di venire rinfrescato, ed ecco gli omaggi a Ermanno Olmi, Carlo  Vanzina, i fratelli Taviani, Mario Monicelli, ossia alla nostra storia cinematografica. Gli eventi sono parecchi e distribuiti un po’ ovunque: mostra fotografica su Mastroianni all’Ara Pacis, su Piero Tosi al Palaexpo, la festa del cinema a Rebibbia…e poi musica, poesia,letteratura, jazz. Festa grande e speriamo che Roma  dia, almeno per qualche giorno,una immagine di armonia (pulizia) migliore, con l’impegno concreto della nostra amministrazione capitolina.

Dei film qualche assaggio l’abbiamo avuto.  Ci si riferisce al surreale In Viaggio con Adele di Alessandro Capitani con due bravi interpreti, Alessandro Haber e Sara Serraiocco.  Storia minima di un attore egocentrico che incontra la figlia prima ignota,una ragazza strana e  fuori schema, ma bisognosa  d’amore. Ovvio, lui la vorrebbe lasciar perdere per i l film che deve girare (qualche battura al vetriolo a Toni Servillo non manca), ma poi succede qualcosa: è Adele  nella sua eccentricità che gli fa scoprire il senso della paternità. Leggero, divertente,qualche battuta un po’sopra le righe, il film fila liscio e non tace la sua sui sessantenni bisognosi  di riscoprire l’arte e la bellezza di essere padri. L’amore per i figli, insomma. Accade pure nel film d i Guido Chiesa, Ti presento Sofia. La figlia intelligente, saputella, legatissima al padre Fabio De Luigi,divorziato, che cerca di nasconderla alla fidanzata Micaela Ramazzotti, che detesta i bambini. Con un tono scherzoso senza essere pesante, il regista racconta storie vere e forse avrebbe potuto osare di più.  Memorabile è invece lo struggente documentario di Ruggero Gabbai La razzia, 16 ottobre 1943, sulla cattura da parte dei nazifascisti degli ebrei a Roma: con squarci inediti  traccia una pagina di cui ci dovremmo vergognare, e da   non dimenticare, specie i giovani, anche i giovani politici. Meno male che a volte i l cinema dà lezioni su cosa voglia dire essere o non essere  civili.

 

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