Evviva le corali!

Un’ora e mezzo di divertimento puro, di dolcezza spirituale, a Fonte nel Trevigiano 
Chiesa parrocchiale Oné Fonte Treviso

Per chi non lo sapesse e pensasse che ormai la musica in provincia, e nelle piccole località – come spesso si legge e si sente – è in piena crisi, basterebbe una serata in un paese veneto, Fonte nel Trevigiano, per accorgersi che è vero il contrario. Un tempo ogni parrocchia aveva la sua corale, che si nutriva di Bach, Palestrina e Perosi, soprattutto.

 

Corali affidate a maestri volenterosi, spesso ottimi musicisti e appassionati cultori: cantavano e suonavano – non solo l’organo, ma anche i fiati e le percussioni – con precisione ed estro. Si credeva che negli ultimi decenni, col fiorire del rock chiesastico – sovente orribile, anche se paludato classicamente – ormai la “musica da chiesa” fosse scomparsa o relegata nei festival di revival per nostalgici. Tanto ha fatto la brutta informazione televisiva e giornalistica e l’incuria anche di gente di chiesa, occorre ben dirlo! Ma non di tutta.

 

Fonte, con la parrocchiale antica svettante sopra un colle e decorata da dipinti del Bassano e di Canaletto, con un organo meraviglioso, ha ospitato una rassegna di corali dei paesi vicini per una serata spirituale “natalizia” che era anche una amabile gara fra le diverse corali.

 

Musicisti in campo: Bach, Perosi, e don Marco Frisina, ormai onnipresente tra il popolo ecclesiale per la sua fecondità e facilità (musica non esaltante, ma orecchiabile). Meraviglia. Le quattro corali “in gara” erano una migliore dell’altra. Qualcuna eccellente, come quella di Cavaso del Tomba con un soprano dalla voce fresca e quella di Pagnano d’Asolo diretta da Roberto Panazzolo, musicista sensibile.

 

Risultato: un’ora e mezzo di divertimento puro, di dolcezza spirituale per voci di gente – molti giovani – che di giorno lavorano, eccome, e poi fanno le loro brave prove, rivelandosi sinceri più di tanti blasonati coristi.

 

C’è davvero un’altra Italia, quella che i media non conoscono o non vogliono conoscere.

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