Eucaristia per divorziati

«Perché, anche se sono stato lasciato da mia moglie e mi sono risposato in comune, non posso fare la Comunione? Si perdona un omicidio in confessione e non un divorzio, per giunta subìto?». A.B.
Eucarestia

Durante l’incontro con i sacerdoti di Aosta, il 5 luglio 2005, rispondendo a una domanda, Benedetto XVI ha detto al riguardo: «È un problema particolarmente doloroso… Nessuno di noi ha una ricetta fatta, anche perché le situazioni sono sempre diverse». Accennando al caso di persone che si sposano in chiesa senza essere veramente credenti, ha affermato: «Se si possa trovare qui un momento di invalidità, perché manca una dimensione fondamentale, non oso dirlo. Io personalmente lo pensavo, ma dalle discussioni che abbiamo avuto ho capito che il problema è molto difficile e deve essere ancora approfondito. Data la situazione di sofferenza di queste persone, è da approfondire».

E ha sottolineato un aspetto, a suo avviso, molto importante: «Anche se non possono andare alla Comunione sacramentale, non sono esclusi dall’amore della Chiesa e di Cristo. Un’Eucaristia senza la Comunione sacramentale immediata non è certamente completa, tuttavia è anche vero che partecipare all’Eucaristia non è uguale a niente, è sempre essere coinvolti nel mistero della croce e della risurrezione di Cristo. È sempre partecipazione al sacramento nella dimensione spirituale e anche ecclesiale, anche se non strettamente sacramentale». Il Cristo sofferente cura in un modo particolare queste persone, ha continuato il papa: «Comunica con loro in un altro modo e possono quindi sentirsi abbracciate dal Signore crocifisso, che muore e soffre per loro, con loro. Anche se manca una dimensione fondamentale, non sono escluse dal grande mistero dell’Eucaristia. Da una parte, dobbiamo rispettare l’inscindibilità del sacramento e, dall’altra, amiamo queste persone che soffrono anche per noi… perché danno una testimonianza importante: nel momento in cui si cedesse per amore, si farebbe torto al sacramento stesso e l’indissolubilità apparirebbe meno vera».

tongan@alice.it

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