Emergenza neve e terremoto. Primi bilanci

Mentre arriva la notizia dell’incidente all’elicottero del 118, la Commissione grandi rischi annuncia che il lago di Campotosto e le scuole chiuse sine die. Ancora molti i comuni in difficoltà per il maltempo
ANSA

Due dei bravissimi soccorritori dell’hotel di Rigopiano risultano tra le sei vittime dell’incidente dell’elicottero del 118 precipitato nell’Aquilano, tra il capoluogo e Campo Felice.

Mentre continuano ad arrivare queste notizie che documentano una situazione assai difficile, cerchiamo di conoscere le misure di sicurezza adottate finora  per rispondere ad un’emergenza eccezionale che vede il concorso del maltempo e terremoto. Dopo il pronunciamento della Commissione grandi rischi sulla possibilitàà di nuovo sisma di magnitudo fra 6 e 7 e l’invito a monitorare dighe e scuole del Centro Italia è scattata la corsa ai primi provvedimenti. Intanto è stato possibile fare una prima stima dei danni provocati dal sisma e dal maltempo anche se l’emergenza non è ancora terminata.

 

Danni e dati del terremoto. Si parla di oltre 10 miliardi di euro per urgenze e ricostruzione e di inagibilità del 40per cento di case e scuole. E sale anche il numero degli sfollati e delle persone assistite: oltre 7mila nelle Marche, 2mila in Umbria, cinquecento nel Lazio e oltre 3mila in Abruzzo.

 

La Diga di Campotosto. Resta l’osservato speciale di questi giorni il secondo bacino artificiale più grande d’Europa. In particolare l’attenzione è focalizzata sulla diga di Rio Fucino a seguito delle dichiarazioni Sergio Bertolucci, presidente della commissione Grandi Rischi, poiché vicina ad una delle faglie riattivate dal sisma del 18 gennaio e volta verso la valle del Vomano del teramano. In ballo c’è la decisione di ridurre la portata della diga in due fasi: mettere le centrali dell’asta del Vomano a pieno carico e aprire gli scarichi della diga del Rio Fucino solo dopo aver avuto informato i centri abitati a valle della diga.

Scuole. Si sono riuniti su Fb sotto il nome di “Comitato scuole sicure Centro Italia” i comitati Scuole Sicure di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria già sorti dopo i sismi del 24 agosto in poi. La richiesta è che vengano installati subito in tutta l’area i Musp (Moduli ad uso scolastico provvisorio). Obiettivo del Comitato resta, comunque, ottenere la sicurezza di tutte le scuole e la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici.

Intanto in Abruzzo restano chiuse sine die a causa del maltempo e del sisma le scuole della valle dell’Aterno: Pizzoli, Barete, Montereale, Cagnano, Capitignano e Campotosto. Stessa decisione per le scuole di Leonessa (Rieti) a seguito del parere della Commissione grandi rischi.

In altre zone, invece, quali Fabriano, Foligno, Ascoli e Teramo, comuni interessati dalle parole della Commissione grandi rischi, i sindaci non sanno più cosa fare. A Teramo il sindaco Maurizio Brucchi, proprio come i sindaci di Foligno e Fabriano, ha chiesto a Gentiloni chiarimenti su come comportarsi in merito alla chiusura delle scuole. A Chieti intanto hanno riaperto quasi tutte le scuole del comune dopo due settimane di stop causa neve.

Enel. In Abruzzo, intanto, si consuma il più lungo black-out d’Italia in termini di giorni: 7mila persone sono ancora senza luce e quindi, spesso, senza riscaldamenti. La provincia più interessata resta  quella di Teramo, con 5mila persona difficilmente raggiungili dai tecnici nelle frazioni isolate.

Comuni in difficoltà. Sempre nel teramano risultano ancora non accessibili dai soccorsi le contrade di Acquaratola di Rocca Santa Maria e di San Giorgio di Crognaleto. Anche il comune di Montorio al Vomano, all’ingresso del Parco nazionale d’Abruzzo, vive una situazione di emergenza per la mancanza di luce da otto giorni, mentre emerge a distanza di giorni la notizia della morte di padre e figlio nella frazione di Altavilla dello stesso comune. E sarà grazie all’intervento della Croce blu di Gromo nel liberare le strade del piccolo centro che si potrà procedere con le esequie dei due uomini.

Anche a Pescara, però, comincia la conta dei danni con scuole e strade soggette a frane. A Catignano è crollato il campanile della chiesa quale conseguenza del terremoto del 18 gennaio.

A Chieti è stata chiusa al traffico la strada provinciale che collega Schiavi di Abruzzo a Castiglione Messer Marino a causa di una valanga.

Solidarietà. Intanto arriva dalle montagne teramane una storia di solidarietà, fra le molte che si potrebbero raccontare. Quasi duecento persone residenti nei Comuni e contrade isolate hanno trovato rifugio temporaneo nelle caserme dei carabinieri di Valle Castellana a Nerito di Crognaleto, dove i militari hanno allestito dei locali di accoglienza negli uffici per dare una mano ad anziani e bambini in attesa dell’arrivo dell’esercito.

 

Buone notizie per le Marche.  Le frazioni delle Marche sono state liberate dalla neve. A renderlo noto è la Protezione civile regionale. Resta difficile, invece, la situazioni della circolazione in alcune frazioni nell’ascolano raggiunte comunque da l’assistenza sanitaria e generi di prima necessità. Ad Amandola (Fermo) e Pieve Torina (Macerata), infine, sono stati allestiti due centri di servizio per ritirare foraggi e mangimi.

 

 

 

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