Educare il pensiero: una sfida per la cultura contemporanea

L’autore intende focalizzare l’attenzione sulla fondamentale questione del “pensare” nella sua tipica dimensione di “ricerca di senso” e sulle implicazioni che questa prospettiva comporta nel campo dell’educazione. Il pensiero, quindi, viene ricondotto alla fondamentale capacità di interrogarsi, di “schiudere gli occhi” della mente su di sé e oltre sé. Non si tratta di rendere attivo solo un processo di riflessione personale, ma di rendere viva la nostra mente nel dialogo interpersonale e sociale, di “co-costruzione” delle idee e dell’azione. Vengono poi discussi alcuni concetti relativi alla “modificabilità cognitiva”, al rapporto cervello-pensiero, pensiero-cultura, e all’“intelligenza strategica”, quella particolare azione consapevole e intenzionale della mente nell’uso dei propri schemi di conoscenza. Ne deriva, quindi, che “imparare a pensare” deve rappresentare il filo conduttore di un itinerario formativo, sistematico, aperto a tutti i saperi e ambiti di vita, compresi quelli dell’esperienza emotiva e della scoperta dello spazio interiore.

 

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