È importante che Dio sia Trinità? Un punto di vista biblico

Quale impatto ha il concetto di Dio-Trinità nella società cristiana ? La domanda era posta da K. Rahner, che constatava che togliere la dottrina della Trinità dal cristianesimo, purtroppo non cambierebbe molto nella pratica della vita religiosa. L’autore parte dalla rivelazione di Dio nell’A.T. (centrata sull’unicità e la trascendenza di Dio), per arrivare a Gesù e alla rivelazione di un Dio che ci ha “aperto” il suo Essere comunionale. È quindi uno sguardo sul modo in cui Gesù ha vissuto il suo rapporto con Dio, che può diventare paradigmatico per il credente, e dunque mostrare l’importanza che la rivelazione di Dio-Comunione ha per la realizzazione della vocazione dell’uomo.

Durante alcuni incontri in preparazione a questo appuntamento, Luigino Bruni ha suggerito due titoli per questo intervento. Uno è il seguente: “avvertenze  e precauzioni bibliche ed esegetiche nell’uso di categorie della Scrittura in contesti disciplinari diversi da quelli teologici-biblici”. E l’altro: “Ma esiste veramente la
Trinità?”.
Ho pensato di rispondere indirettamente alle due domande, mettendo a fuoco l’importanza della Trinità nell’esistenza dell’uomo, spinto anche da una famosa constatazione di K. Rahner. Riguardo alla fede in Dio di molti cristiani di oggi, Rahner scrive: si ha l’impressione
 
«che i cristiani, nonostante la loro esatta professione della Trinità, siano quasi solo dei “monoteisti” nella pratica della loro vita religiosa. Si potrà rischiare l’affermazione che, se si dovesse sopprimere, come falsa, la dottrina della Trinità pur dopo un tale intervento gran parte della letteratu ra religiosa potrebbe rimanere quasi inalterata»1.

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