Disastro biblico ad Atene

16 morti, una ventina di feriti e molte persone disperse a causa di piogge torrenziali e violente inondazioni nei sobborghi Nea Peramos, Mandra e Megara all’ovest della capitale

 

Le autorità greche hanno dichiarato lo stato d’emergenza mentre il premier greco Alexis Tsipras ha dichiarato un lutto nazionale di tre giorni dicendo: «È il meno che possiamo fare». Un evento che Panos Slourletis, ministro dell’Interno, ha definito «una catastrofe e una tragedia». Le vittime sono perlopiù anziani che non sono riusciti ad abbandonare in tempo le proprie case. Le piogge torrenziali hanno colpito la costa occidentale della Grecia e anche l’isola di Symi nel Mar Egeo, ma la catastrofe ad Atene è stata senza precedenti.

La verità è che negli ultimi decenni eventi simili succedono per lo più ad Atene e dintorni, e non solo a causa del mal tempo. Si potrebbe dire che si tratta di un reato con molti colpevoli: i cittadini che costruiscono senza rispettare il piano regolatore dove non ci sono infrastrutture necessarie e servizi urbani adeguati, ignorando aspetti morfologici del territorio della città, per non parlare degli aspetti estetici dell’urbanizzazione selvaggia; le costruzioni ostacolano il percorso dei fiumi che non possono più essere trattenuti dalle foreste ormai incendiate dolosamente per permettere costruzioni fuori dal piano regolatore; i servizi pubblici (elettricità, acqua, telecomunicazioni) che si collegano con queste case fuori legge; i politici che mentre conoscono la situazione non vogliono reagire per paura di perdere voti…

E poi, quando la tragedia colpisce, piangiamo sul latte versato, dopo un po’ la tragedia non è più notizia e più avanti tutto viene dimenticato e questa espansione al di fuori degli ambiti consolidati continua fino alla tragedia successiva. Le dichiarazioni, le promesse, le denunce, la critica contro il governo dall’opposizione, e viceversa, durano alcuni giorni o forse mesi, dipende dal livello della tragedia, ma in fondo non cambia nulla.

Un elemento costruttivo, in questo contesto trascurato, è stata la disponibilità delle autorità turche che hanno dichiarato di essere pronte ad aiutare la Grecia se necessario. Nel passato, in occasione di vari terremoti in Turchia, le autorità greche avevano assistito quelle turche nel loro sforzo di trovare i sopravvissuti. Un esempio di collaborazione che dovrebbe essere attuato anche in altri contesti…

 

 

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