Danzando con le stampelle

Una storia di sofferenza e di grande forza interiore, riscattata dalla danza. ME (mobile/evolution), di Claire Cunninghamm, è una performance autobiografica.
Una scena dello spettacolo

Una storia di sofferenza e di grande forza interiore, riscattata dalla danza. ME (mobile/evolution), di Claire Cunninghamm, è una performance autobiografica. Dopo la scoperta di un'osteoporosi precoce a 18 anni che la costringe a vivere con le stampelle, le sue fragili ossa trovano nei tutori ortopedici un prolungamento delle membra e la possibilità di dare al limite fisico un'inedita poetica del corpo. Le grucce a terra e sospese rimandano alle sculture aeree di Calder. Nella prima parte, alternando movimenti di danza ad altri recitati, Claire spiega con ironia i pro e i contro dei diversi modelli di stampelle a seconda del materiale, e le difficoltà che comportano. Nella seconda parte, compiendo brevi evoluzioni, l'artista scozzese sviluppa una coreografia più complessa e delicata. Con tutù nero, e appoggiandosi alle grucce, abbandonandole, riprendendole, distesa per terra o piazzando piedi e gambe in posizioni da ballerina classica, racconta della sua passione per la danza nata fin da bambina e poi ripresa, dopo il cambiamento fisico avvenuto, con la creazione di questo spettacolo. Nel ribadire la sua abitudine a porsi degli obiettivi nella vita si arrampica sulle grucce, le intreccia, le appende pronte per involarsi. Per finire con una sua versione coreografica della canzone Cantando sotto la pioggia.
 
A Torino, per il festival Teatro a Corte.

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