Da Topo Gigio a Dragon Ball

Era il 3 gennaio del ’54. Alle 17 in punto, sull’unico canale della Rai, andava in onda per la prima volta La tv dei ragazzi. Nessuno, allora, avrebbe immaginato che in cinquant’anni saremmo arrivati alla planetarizzazione della fantasia: in ogni parte del mondo “tutti i bambini conoscono le stesse storie, condividono gli stessi eroi, giocano con le stesse cose”. Lo sostiene Marina D’Amato, sociologa, nel suo ultimo libro La tv dei ragazzi – Storie, miti, eroi (Edizioni Rai-Eri, pp.394, euro 18), che ripercorre cinquant’anni di cartoon e telefilm, ma soprattutto di personaggi e di eroi dei ragazzi. Rivivono figure come il coraggioso cane Lassie, il pulcino nero Calimero, il misterioso Zorro, l’invincibile Braccio di ferro, simboli di una tv ispirata ai canoni dell'”educare divertendo”, dispiegando per oltre vent’anni la narrazione delle proprie vicende anzitutto al servizio dell’alfabetizzazione. Fu negli anni Ottanta che, con la nascita delle tv commerciali, l’intervento educativo è stato sostituito da quello di promozione dei consumi: messaggi densi di situazioni, ma poveri di contenuto verbale. La globalizzazione dell’immaginario infantile passa infatti anche attraverso l’impoverimento del linguaggio, che permette oggi di seguire programmi praticamente senza audio, ridotto ad una sequela di esclamazioni e di monosillabi, con un significativo abbassamento della soglia verbale ed una riduzione ai minimi termini della rielaborazione mentale,assimilando la tv agli altri giochi elettronici. Alla crisi del pensiero riflessivo si associa un’idea dell’immaginario sì universale, ma imposta dagli adulti a fini consumistici: l’eroe anni Sessanta era da imitare, quello del 2000 si acquista nei negozi di giocattoli. Senza dimenticare “il rischio di confondersi – afferma D’Amato – per mancanza di punti di riferimento simbolici tipici della propria cultura. È l’omologazione. Queste storie tendono ad integrare, non predispongono ad una ribellione. Nelle fiabe e nella narrativa popolare gli eroi lottavano controcorrente per la verità e la giustizia. Quelli di oggi non suggeriscono l’immagine di un nuovo modo di essere: sono degli ibridi, o figure uscite dalla quotidianità per lo più per riaffermare l’ordine costituito”. “Troppo buoni” gli eroi del passato, secondo i ragazzi di oggi. Non si può negare che faccianosorridere per quanto fossero altruisti fino all’abnegazione, onesti fino all’ingenuità, quasi fuori dal mondo per lealtà e coerenza. Ma erano pur sempre più credibili ed accessibili delle figure simbolo dell’infanzia di oggi: frutto di mutazioni genetiche, dotati di poteri paranormali, artificiali prima di tutto perché privi di qualsiasi interiorità. Cresce il divario informatico Più di 80 paesi al mondo hanno meno di 10 linee telefoniche per 100 abitanti. In tre quinti degli stati del mondo meno di una persona su 100 ha la possibilità di accedere ad Internet. Non è tanto l’aspetto consumistico a rendere pesante questi numeri sul divario digitale, visto che si può vivere anche senza computer, ma la considerazione che il ritardo nell’integrazione informatica alimenta il divario fra paesi ricchi e paesi cosiddetti in via di sviluppo. È su queste basi che l’Onu ha lanciato recentemente l’allarme, costituendo una task force speciale che si dedicherà a coordinare le attività delle Nazioni Unite a favore dell’integrazione digitale dei paesi in ritardo nella corsa all’informatizzazione. Il tutto in vista di due importanti appuntamenti: le due tappe del vertice mondiale sulla tecnologia informatica fissati a Ginevra per il prossimo anno ed in Tunisia per il 2005. Occhio al sito Per non dimenticare In ricordo di ciò che abbiamo amato ed abbiamo perso titola il sito www.pernondimenticare. it, un tributo italiano alle vittime del World Trade Center. Ad un anno dalla tragedia delle Torri gemelle, questa pagina web di ottima qualità, sia per contenuti che per grafica e velocità, redatta da Simone, un webmaster di Milano, ripercorre l’orrore dell’11 settembre, ospita discussioni on-line, dà spazio alla storia del Wtc ed agli aspetti anche tecnici dell’evento. Sul sito sono reperibili foto ad alta risoluzione delle Torri, testimonianze dei parenti delle vittime ed informazioni sulla situazione in Afghanistan.

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