Da San Giovanni Valdarno a Gerico

Padre Francesco Maria ha bisogno di 100 dollari al giorno per non perdere a poco a poco il suo “piccolo gregge”. Le 98 famiglie cristiane di Gerico, la città ai piedi di Gerusalemme, sopravvivono infatti con 30- 35 dollari al mese. Una cifra irrisoria, se paragonata ai nostri livelli di reddito: eppure quasi irraggiungibile in questa città che da oltre due anni è praticamente isolata, e da cui i 400 cristiani che vi abitano rischiano di andarsene prima di tutti gli altri. A partire dalle settimane di Quaresima, padre Francesco Maria si è rivolto alle parrocchie di San Giovanni Valdarno, nella diocesi di Fiesole, che hanno risposto al suo appello. Ormai un ponte di solidarietà unisce la piccola comunità di Terra Santa con quelle della città toscana. Un vero e proprio gemellaggio, per cui 98 nuclei familiari di San Giovanni Valdarno versano 35 euro al mese a favore di genitori e figli della città di Gerico. L’Ue in difesa dei deboli Il Programma Daphne è un piano d’azione preventiva dell’Unione europea che ha come fine contrastare la violenza contro i bambini, gli adolescenti e le donne. Esso ha l’obiettivo di finanziare progetti presentati dalle Ong e da altre associazioni europee, che si articolano in azioni specifiche di assistenza, informazione e prevenzione di questo tipo di reati. Il concetto di violenza è stato inteso nel senso più ampio del termine, includendo reati che vanno dall’abuso sessuale alle violenze in ambito familiare, dallo sfruttamento commerciale, alla tratta delle persone, alle violenze di carattere discriminarorio nei confronti dei minorati, delle minoranze e dei migranti. Nel cuore di Genova Compie 10 anni il poliambulatorio dell’Ordine di Malta, un istituzione che data dal primo Medioevo. Poca cosa un decennale, che però riveste un grande significato perché erede di un servizio sanitario svolto dall’Ordine ospedaliero di Malta. Esso infatti – ricorda il delegato ligure dell’Ordine – “con modalità diverse assicura la continuità degli Hospitalieri che ebbero tra queste mura il più antico e ben noto hospitale del territorio ligure”. Attenzione particolare aveva l’hospitale nel prestare cura ai tanti pellegrini di passaggio per Genova, diretti a qualche famoso santuario d’Europa. Ciò che continua a fare il poliambulatorio con un nuovo tipo di pellegrini di passaggio o dimoranti nella città marinara. Una tradizione che mantiene vivo anche il senso dell’accoglienza e del servizio ai malati e ai nuovi pellegrini, non più sulle strade dei santuari, ma alla ricerca di migliori condizioni di vita.

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