Come un palo della staccionata

Le circa 70 miglia di viaggo per raggiungere da Los Angeles la fattoria dei Paroski a Santa Paula rivelano gradualmente un paesaggio ricco di sorprese: superato il solito ingorgo per uscire dalla autostrada, un accenno di paesaggio semi desertico si muta quasi di colpo in una fertile vallata. Dopo qualche cartello pubblicitario di un mercato dei cactus, centinaia di alberi d’arance, di avocado e di mandorli, incorniciati da un cielo azzurissimo danno il benvenuto nella Ojai Valley. Una fila di cassette postali e la scritta “Painted Pony” indicano l’ultimo tratto di strada: la fattoria di Tom e Sue Paroski è dietro l’angolo. “La vigilia di Natale di dieci anni fa, mio marito ed io ci trovavamo casualmente da queste parti alla ricerca di un albero di Natale. Inoltrandoci nella campagna abbiamo notato questa proprietà e la scritta “in vendita”. Tom sapeva che fin da piccola avevo un sogno nel cassetto: abitare un giorno in una fattoria anche piccola, e avere un pezzo di terra (dieci acri sarebbero più che sufficienti, mi dicevo). La sognavo con un laghetto e – perché no – un ruscello. E, nella quiete della campagna, mi vedevo allevare animali e raccogliere fieno e godere nel vedere l’insalata crescere nell’orto… Scoprendo che il prezzo della proprietà era accessibile, abbiamo dato uno sguardo più da vicino al terreno: giù da un pendio ecco il laghetto e accanto v’era persino un piccolo ruscello! Quando poi ci vien detto che sono “solo” dieci acri di terra, beh, a quel punto ci siamo detti: “Fa proprio al caso nostro”. “È così iniziata la nuova avventura: i nostri tre ragazzi, entusiasti, hanno aderito subito all’idea di abitare in una fattoria e in brevissimo tempo abbiamo traslocato: certo, è stato un grosso cambiamento: io, insegnante di matematica, Tom che lavora come ingegnere per una compagnia aerospaziale… Ma proprio in quel periodo era nato nel movimento il progetto dell’Economia di Comunione (EdC) e subito mio marito ed io abbiamo visto in questo molto di più di una coincidenza: perché non iniziare un allevamento di animali e aderire anche noi all’EdC? Così è nata Primizia (“First fruits” in inglese), la nostra azienda agricola. E Primizia è proprio il programma della nostra azienda: non solo allevamento di bestiame, ma prodotti dell’ortofrutticoli, uova, latte e derivati. Mentre Sue mi racconta degli inizi di First Fruits, Tom ci confida la prima reazione dei suoi genitori in Texas: “Puoi immaginare come hanno sorriso i miei, al sentire che avevamo in mente di inziare un allevamento di capre in California” (che tra l’altro ha ormai una web page, www.goatropers.com). “Per incominciare, ne abbiamo comprate tre – prosegue Sue, accompagnandomi in giro per la fattoria – ma poco dopo abbiamo pensato di concentrare la nostra attenzione su rare razze di animali da allevamento. Per esempio, siamo riusciti ad acquistare venti pecore dell’Isola di Santa Cruz: sono una razza speciale che si trova solo su quell’isola, da più di cento anni… una specie in pericolo. Ora, con le appropriate cure, si stanno riproducendo anche qui; per non parlare poi delle Tennesse fainting goats (una varietà pregiata di capre). Quelle, invece, sono Cayugas duck, anch’esse in via di estinzione – specifica Sue, indicando un gruppetto di anatre nere starnazzanti -. Come famiglia abbiamo fatto alcune scelte nel portare avanti la fattoria: rispettare la natura, concentrarci nella qualità degli animali piuttosto che aumentare il numero dei capi di bestia me, nutrire le bestie con mangimi più costosi ma sani, e avere ogni attenzione nell’allevarle. Insomma la fattoria è per noi come una missione: sentiamo di dover custodire questa parte di creazione che Dio, per così dire, ci affida”. Ma non solo. I Paroski vedono in questa loro attività un mezzo per comunicare con gli altri: “Prima di tutto per noi viene la vita evangelica, l’amore reciproco che vogliamo mantenere tra noi. La vita nella fattoria incomincia all’alba: distribuire il mangime, mungere gli animali, eccetera. Ognuno apporta il suo contributo e si sente responsabile sapendo che, anche nel nostro piccolo, possiamo contribuire affinché, almeno tra noi del movimento in tutto il mondo, non ci sia più nessuno nel bisogno “. Parte del profitto di Primizia, come quello delle altre aziende dell’EdC va distribuito ai poveri. Un momento fondamentale per i Paroski e il futuro di First Fruits è stato quando Sue, grazie ad una inaspettata somma di denaro, ha potuto partecipare ad un convegno mondiale per imprenditori di EdC in Italia. “È stato importante per me, perché ho capito meglio cosa significhi essere parte dell’EdC: è un modo che Dio ha dato alla nostra famiglia per mettere in pratica pienamente la nostra vocazione cristiana. E cosa c’è di più pratico di mettere su una fattoria e gestirla con valori evangelici?”. Anche se Primizia si sta consolidando come azienda agricola, è ancora agli inizi. Sta crescendo però, e poco alla volta si sta facendo un nome. E nello sforzo continuo di essere aggiornata e qualificata nella professione, Sue ha intrapreso un corso per divenire certified cow tester: “Mi sono specializzata in prodotti derivati dal latte, ed ho iniziato a produrre vari tipi di formaggi”. “Con ottimi risultati”, aggiungo io, avendo assaggiato un freschissimo e delizioso formaggetto di capra, all’olio e rosmarino. Certo non sono mancate le difficoltà, come quella volta in cui un incendio era giunto così pericolosamente vicino alla fattoria, che già i Paroski avevano caricato la macchina per evacuare il luogo. Ed è stato come un miracolo quando un improvviso vento ha deviato la furia del fuoco. E poi alluvioni, il pericolo di animali predatori, spese impreviste da sostenere… “Anche nelle difficoltà – affermano i coniugi – abbiamo visto l’amore di Dio per noi. A volte proprio i momenti più difficili sono stati i più… produttivi. Cosa ce lo fa fare di andare avanti? Sicuramente, la certezza che l’aderire ad un progetto, l’EdC in cui crediamo fermamente, è per noi un modo di evangelizzare, cioè di portare il vangelo nella società. Sì, perché i vicini, i venditori, i clienti vogliono sapere cosa c’e dietro quel “qualcosa di diverso” che vedono nel rapporto fra di noi. Ed è per noi una gioia raccontare loro dei principi dell’EdC”. “First Fruits è un’azienda piccola – aggiunge Tom -. Ma ci sentiamo parte di un importante opera di Dio. Siamo come un tassello del mosaico. Anzi: come un post in the fenceline, un palo nella staccionata”.

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