Come in cielo così in terra

«Dio può donarci una piena comunione ora, mentre siamo divisi tra cielo e terra (mio marito è morto), e ancor più quando saremo entrambi in cielo?». A. M. - Firenze
Giovani

Certamente! Ha presente che cosa diciamo nel Padre nostro: «Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra»? Qual è la “volontà” del Padre in “cielo”? È una pienezza di vita, e quindi di rapporti: il Paradiso è l’“esplosione” del nostro rapporto col Padre e fra di noi, perché Gesù, con la sua morte e risurrezione, ha cancellato il peccato, che è essenzialmente rottura dei rapporti.

La Scrittura presenta il cosiddetto “peccato originale” come rottura del rapporto con Dio, e questa si ribalta per prima cosa nel rapporto tra l’uomo e la donna, che diventano reciprocamente “accusatori”: «La donna mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato…».

Avendo preso su di sé il peccato, Gesù ha rinnovato non solo il nostro rapporto col Padre, rendendolo simile al suo, ma anche i rapporti tra noi, rendendoci capaci di amarci alla “sua” maniera: «Come io ho amato voi, anche voi amatevi gli uni gli altri».

Nella storia i nostri rapporti portano sempre in sé qualcosa di quella rottura, che può non renderli pieni ed appaganti: ma nel superamento della morte che è avvenuto per Gesù e avviene anche per noi, questi limiti – come scrivevo in un precedente articolo – vengono anch’essi superati.

Stia tranquilla che ora, da parte di suo marito, c’è una “piena comunione”, a somiglianza di quella che Gesù, Maria, i santi hanno con noi. Tanto più questo avverrà in Paradiso. Tutto ciò può darci la serenità di pensare che, se anche tutto non è stato perfetto nel passato, possiamo ricominciare a vivere l’avventura dell’“amore”.

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