Cogliere un fiore

Cogliere un fiore e consegnarlo alla luce (Laboratorio delle Arti, Milano, pp. 101, euro 10,33) è il titolo di un libro-testimonianza su come una madre ha aiutato il figlio disabile dalla nascita ad esprimersi sul piano orale e grafico. Attorno ai due si è anche costituito un gruppo di poesia e prosa, “I mille volti”, collegato all’associazione di volontariato “Orizzonti oltre l’handicap”. Scritto in tandem con Enrico Carlo Straulino da Maria Teresa Mosconi, la madre appunto, il volume narra le molteplici esperienze vissute nei centri di terapia, nella scuola, nei contatti sociali e nel volontariato, a proposito della “comunicazione verbale”. E questo allo scopo di diffondere solidarietà e conoscenza ad altri che vivono questo stesso intenso problema emotivo, civile, umano. Nonostante le forti difficoltà motorie, grazie all’avventurosa “amicizia” con il computer, Enrico (il figlio) riesce a scrivere versi. Paradossalmente, per lui l’infermità si è rivelata la musa ispiratrice. E il senso delle sue poesie, brevi, spontanee ed emozionanti, è quello di una ricerca espressa con slanci di affetto e di pazienza, come per un assiduo esplorarsi quotidiano.

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