Chiesa Italiana e Politica

Nomi, cognomi e altri potenti...

«Leggendo le sue risposte, apparse sul n. 11 del 10 giugno 2010 di “Città Nuova”, al Sig. Biancardino e alla sig.ra Tocci sono rimasto basito. Al sig. Biancardino che le chiede di fargli conoscere almeno un politico impegnato per il bene comune e disponibile al contatto vero ella risponde di telefonarle in redazione “e le darò nomi e cognomi”, mentre ritengo che sarebbe stato suo dovere rendere pubblici  “nomi e cognomi” di detti politici così che tutti i suoi numerosi lettori venissero a conoscenza dell’esistenza di politici onesti,coerenti e affidabili.

«Alla sig.ra Tocci, che confessa la delusione per un sua precedente risposta data sulla comunione fatta da Berlusconi al funerale di Vianello e che chiudeva amaramente “perché per i potenti tutto è permesso?”, ella non sa fare altro che aggirare il problema ribadendo alcuni sacrosanti teorici principi e che “sulle vicende del premier – come d’altronde su quelle di chiunque – non spetta a noi, lo ripeto, stabilire se si sia sottoposto a questo percorso. Resta tutta intera la domanda sulla opportunità di un tale gesto pubblico”.

«Francamente questa sua risposta-non risposta mi sembra una forma farisaica di non volere affermare che ciò che è accaduto, secondo gli insegnamenti della Chiesa, è uno grosso scandalo. I due protagonisti sono: a) il signor Berlusconi, noto pluridivorziato e famoso per il suo menar pubblicamente vanto di essere uno “sciupafemmine” – vorrei sapere dove sta la pur remota possibilità che possa aver iniziato, non dico concluso, “un adeguato percorso di pentimento e penitenza”, che con arrogante impudenza osa accostarsi all’altare per ricevere “il corpo di Cristo”; b) un novello don Abbondio che pavidamente gli offre l’Ostia Consacrata.

Lidano Serra – Latina

 

Caro signor Serra, grazie della lettera e grazie delle critiche: come diceva Montanelli, quando un lettore ti critica, vuol dire che ti apprezza e che non ti abbandonerà… Lo spero anch’io.

Sul primo argomento, mi consentirà di non pubblicare sulla rivista nomi e cognomi di coloro che, nel Parlamento, mi sembrano appoggiare valori condivisibili, perché non posso escludere dall’elenco chi non conosco. Ma la loro attività pubblica esiste, e può essere “interecettata” senza troppa fatica.

Riguardo a Berlusconi e alla “comunione” fatta alla cerimonia di funerali di Raimondo Vinello, posso anche essere d’accordo con lei e avere non pochi dubbi sulla “conversione” del nostro presidente del consiglio. Ma una delle leggi evangeliche per eccellenza è quella che la salvezza di Gesù Cristo non chiude mai la porta a nessuno. Ciò vale per tutti, anche per il più perfido assassino. E anche quando la colpa fosse provata la “conversione” è sempre possibile. Quindi…

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