Ceta, ok tra le proteste all’accordo di libero scambio tra Ue e Canada

Firmato il Comprehensive Economic and Trade Agreement, per incrementare gli scambi commerciali e professionali. Ma non tutti sono d'accordo

Il 15 febbraio il Parlamento europeo ha approvato il Comprehensive Economic and Trade Agreement (Ceta), l’accordo di libero scambio tra Unione Europea (Ue) e Canada, con 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astensioni. L’intesa, tuttavia, ha suscitato molte proteste. Clicca qui per leggere – nella sezione Due Punti – le posizioni di chi è favorevole e di chi è contrario al Ceta.

Cosa prevede l’accordo
Secondo la Commissione europea il Ceta incrementerà lo scambio di servizi, creerà nuovi sbocchi sul mercato e fornirà un migliore accesso a quanti vendono servizi. Inoltre, è previsto il riconoscimento delle qualifiche professionali nell’ambito delle professioni regolamentate (per esempio quelle di architetto, commercialista e ingegnere).

Ancora, le imprese europee potranno partecipare ad appalti pubblici in Canada a tutti i livelli amministrativi (federale, provinciale e locale) in settori quali l’informatica, i trasporti su strada o quelli su rotaia. Del resto il Canada si è anche impegnato a pubblicare tutti i bandi di gara di appalti pubblici in un unico sito web, come accade nell’Ue, in modo da facilitare le imprese europee a trovare le informazioni per parteciparvi.

Poi, oltre a ridurre i dazi doganali, il Ceta permetterà alle imprese europee, in particolare a quelle di minori dimensioni, di ridurre i costi, grazie al reciproco riconoscimento dei cosiddetti “certificati di valutazione della conformità” per un’ampia gamma di prodotti, da quelli elettrici ai giocattoli. Per esempio, se un’impresa dell’Ue desidera esportare giocattoli, i suoi prodotti dovranno essere sottoposti a prova solo una volta, in Europa, per ottenere un certificato valido in Canada e in tal modo risparmierà tempo e denaro.

Per gli oppositori all’accordo, tuttavia, dal Ceta non deriverebbero vantaggi per i cittadini europei, ma solo una concorrenza maggiore, pericoli per la salute e nuove difficoltà per gli Stati dell’Unione, che potrebbero dover affrontare difficili cause economiche con i colossi commerciali canadesi.

I negoziati del CETA sono stati lanciati nel maggio 2009 e si sono conclusi nel settembre 2014. L’Ue ed il Canada hanno firmato l’accordo il 30 ottobre 2016. Nel 2015 le merci importate nell’UE dal Canada hanno raggiunto un valore di € 28,3 miliardi di euro, mentre l’Unione europea ha esportato beni per un valore di 35,2 miliardi di euro. Secondo le stime, l’implementazione dell’accordo porterà ad un aumento del 20% del commercio tra UE e Canada. Il Ceta dovrà poi essere ratificato dai parlamenti nazionali e regionali.

 

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