Capitalismo parassitario

Zygmunt Bauman - Laterza
Zygmunt Bauman

Questo aureo libretto parla di una nuova droga: l’abitudine, ormai profondamente radicata, di «chiedere soldi in prestito ogni volta che c’è un problema da affrontare». Bauman – uno dei più influenti pensatori del mondo, è suo il concetto di “società liquida” –, non usa mezze parole: «vivere a credito dà dipendenza come poche altre droghe». Le banche, infatti, non hanno veramente interesse a vederci restituire i soldi, quanto a trasformarci in debitori perenni, sempre nell’angoscia di accendere nuovi debiti per ripagare i vecchi, in una spirale senza fine che distrugge i sogni della vita. Come è successo allo Stato italiano, col suo mostruoso debito di 1900 miliardi di euro.

 

Anche negli Stati Uniti, avverte Bauman, il debito complessivo degli studenti universitari è raddoppiato: la futura élite del Paese è già indebitata fino al collo prima ancora di cominciare! A proposito di giovani, sapete perché passano così tanto tempo nel mondo virtuale? Perché impegnati nel faticoso sforzo di re-inventare e modificare continuamente la propria identità, percepita come insoddisfacente e «facile da abbandonare». Nessuno, infatti, vuole rimanere «bloccato troppo tempo nello stesso lavoro», nello stesso legame o nella stessa identità. Meglio gli incontri superficiali, stile «usa e getta». Un libretto da leggere assolutamente, in questi tempi di crisi, prima di comprare a rate la prossima macchina o mega televisore. Ma soprattutto da far leggere ai propri figli.

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