Brevi-film

Proof (La prova). La commedia dolceamara di John Madden esplicita una domanda: quanto un figlio eredita dal padre in genio e follia? Se lo chiede Catherine, 27 anni, dopo aver curato per anni il padre geniale ma instabile. In tensione fra la sorella che le organizza la vita e le attenzioni dello studente Hal, dopouna forte crisi, risolve in positivo la propria autoaffermazione. Piacevole e brillante, scritto con una leggerezza notevole, il film mantiene la capacità d’indagare su cose molto serie con uno spirito mai pesante. Bravissimi gli interpreti. Regia di John Madden; con Gwynweth Paltrow, Anthony Hopkins, Jake Gyllenhaal. Jarhead. L’America sorprende. Ha il coraggio di rivisitare la prima Guerra del Golfo tramite la storia di un marine ventenne. Pur con momenti di stanca e di inutile retorica, il film narra la disumanizzazione che la guerra impone ai giovani sia nell’arruolamento che nell’azione, la fatica di maturare, il tema della morte che percorre visibilmente tutto il lavoro. Memorabili gli incendi dei pozzi petroliferi, la pioggia di petrolio, il dialogo muto del marine con i morti e la nascosta umanità che riemerge, l’incontro con il cavallo impazzito. Alla fine, l’inutilità del tempo trascorso, e l’angoscia del silenzio del deserto che permane nell’anima, anche dopo il ritorno a casa. Straordinario il protagonista Jake Gyllenhaal, drammatica la fotografia, mai gratuita la violenza. Regia di Sam Mendes; con Jake Gyllenhaal, Peter Sarsgaard, Lucas Black.

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