Al via ufficiale il Riff Awards 2019

Diretto da Fabrizio Ferrai, giunto alla XVIII edizione, il festival presenta un cartellone ricco di eventi, forum, seminari & panels con un programma che prevede tre interessanti focus: 6 film di giovani registi ucraini, un focus Spagna sull’animazione valenciana e una sezione dedicata al valore della diversità.  

 

Si apre a Roma il “Roma Indipendente Film Festival”, dal 15 al 22 novembre 2019 con “Le ragazze della rivoluzione” di Giancarlo Bocchi: documentario sulla guerra dei curdi contro l’Isis, dove giovani donne abbracciamo le armi per difendere un popolo oppresso e misconosciuto dalla politica internazionale.

Il documentario proiettato al Nuovo Cinema Aquila, sede di tutti gli eventi del Festival, alla presenza di studenti delle scuole della capitale, giornalisti registi e attori, ha  conquistato la platea per la purezza delle immagini e per la drammaticità degli eventi narrati.

Diretto da Fabrizio Ferrai il Riff Awards, alla XVIII edizione, presenta un cartellone ricco di eventi, forum, seminari & panels con un programma che prevede tre interessanti focus: 6 film di giovani registi ucraini, un focus Spagna sull’animazione valenciana e una sezione dedicata al valore della diversità.

Infine un dibattito sul valore del cinema indipendente nella produzione internazionale: “Essere europei”

Tanti i titoli in concorso con un totale di 90 proiezioni: documentari, cortometraggi e lungometraggi.

Film d’apertura fuori concorso, il 15 novembre alle ore 20.20, “Nancy” di Christine Choe sul dramma psicologico di una donna alla ricerca dei genitori,  interpretato da Andrea Risborough e Steve Buscemi.

Documentari italiani e internazionali ci portano nelle piaghe della società contemporanea con temi scottanti  quali il progresso mostruoso,  la triste vita dei clochard, la vita del grande artista Fra Sidival, gli ultimi mesi di vita di Anita Ekberg, le figure emblematiche della storia del cinema, la sfida del teatro di piazza, il dramma della diversità rifiutata, la questione ambientale e l’invasione della plastica.

Attuale e stimolante il panel di Nadia Zavarova, giornalista e critica cinematografica,  che affronta il tema dell’effetto che le immagini cinematografiche hanno sulla vita delle persone.

Attesissimi i 9 lungometraggi in concorso, accomunati  dal tema: “Dar luce ad un mondo di situazioni umane spesso oscurate e difficile da far emergere”.

“37 Seconds” del regista giapponese Hikari sul dramma di una giovane artista con paralisi cerebrale. Domenica 17 ore 20,30.

“El despertar de la hormigas” di  Antonella Sudasassi regista costaricana con la storia dell’emancipazione di una giovane madre in una società patriarcale. Sabato 16 ore 20

“Lapu” dei registi colombiani Cesar Alejandro Jaimes e Juan Pablo Polanco sul tema della morte. Domenica 17 ore 22,30.

“By a Sharp Knife” dello slovacco Teodor Kuhn con il dolore di un padre che ha perso un figlio. Sabato 16 ore 22.

“Negative Numbers” di Uta Beria, georgiano, sulla società post-sovietica in un centro di detenzione. Mercoledì 20, ore 20,30.

“Tremors” del guatemalteco Jayro Bustamante alle prese con le forti provocazioni della diversità. Martedì 19 ore 22.

“Last Holiday” dei fratelli statunitensi Matthews sull’inquietudine giovanile. Lunedì 18 ore 22,30

Due i film italiani in concorso:

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“Affittasi vita” di Stefano Usardi ovvero la vita non facile di un artista in crisi di ispirazione salvato dalla prossimità di strani e singolari personaggi, interpretato da Massiliano Varrese. Martedì 19 ore 20,20.

“Tensione superficiale” di Giovanni Aloi, interpretatto da Cristiana dell’Anna sulla prostituzione femminile oggi. Sabato 16 ore 20,20.

La Giuria è formata da: Vincenzo Alfieri attore e regista, Salvatore Basile sceneggiatore, Bernd Brehmer critico d’arte e produttore, Tatiana Covor scrittrice e  consulente cinematografica, Diego Petregolla musicista e giornalista, Stefano Ratchev  musicista e compositore per cinema e teatro, Nadias Zavarova insegnante universitaria di storia del cinema.

 

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