Al Madina Al Jadida Un legame oltre le differenze

Nel 1970, in Libano i focolarini hanno cominciato a ciclostilare, in un formato modestissimo, qualche pagina in arabo e in francese come notiziario delle attività del movimento. Quei foglietti hanno via via preso assunto la forma di una vera e propria rivista sotto il nome di Al Madina Al Jadida (Città nuova in lingua araba). Stampata inizialmente in bianco e nero, e poi dopo alcuni anni a colori, nel 2003 la nostra rivista ha cambiato look, raggiungendo le 24 pagine, uscendo finalmente solo in arabo, ogni due mesi. Si stampano attualmente 1350 copie per altrettanti abbonati dispersi in Libano e nei Paesi arabi, ma anche in Europa, Canada, Usa e Australia. Al Madina Al Jadida ripartisce le sue pagine alla spiritualità dell’unità, ad esperienze di vita, ad attività e notizie della Chiesa e del Movimento dei focolari sia in Libano che nel Medio Oriente, senza dimenticare la dimensione planetaria. La rivista cerca di diffondere la cultura del dialogo della vita, sia fra cristiani che con le altre religioni, specialmente con l’Islam, visto il contesto regionale del nostro Paese. La rivista è un legame fra membri, amici e simpatizzanti del movimento, specie quando gli avvenimenti delle varie guerre vissute in Libano impedivano loro di incontrarci regolarmente; e quando la posta locale non funzionava, molto spesso, è stata organizzata una distribuzione a mano secondo le regioni: si è così costituita una rete di persone, tuttora esistente, che fanno arrivare la rivista agli abbonati porta a porta, a grappolo. Ancor oggi 320 persone in Libano ricevono in questo modo la rivista, per mancanza di un indirizzo postale. Anche nei Paesi arabi, spesso la distribuzione avviene a mano. La redazione e l’équipe che cura l’impaginazione non è composta tutta da professionisti, e i mezzi a disposizione non sono all’ultimo grido; ma ogni articolo, ogni iniziativa è elaborata a gruppo, permettendo così ad ognuno di dare il miglio di sé e dei suoi talenti. La rivista è sempre più apprezzata dai lettori per lo sforzo di rispondere alle loro esigenze, sia nel linguaggio usato che nell’impaginazione ariosa. Riceviamo spesso l’incoraggiamento da parte di lettori di vari Paesi e, in modo particolare, ci dà tanta gioia l’apprezzamento della Chiesa locale. Un vescovo ci ha scritto ultimamente: Tutti gli articoli della vostra rivista nutrono quelli che tendono alla perfezione per quello che contengono come ricchezza spirituale e sociale, che fa del bene ai figli della nostra Chiesa, siano essi laici o consacrati.

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